All'angolo tra via Etnea e via Umberto, continua il difficile rapporto tra la nota pasticceria e l'uomo senza tetto che da ormai quasi due anni staziona davanti le vetrine dell'attività. «Ieri ha fatto la cacca qui davanti, e stamattina abbiamo disinfettato tutto. Ormai è la nostra battaglia personale», spiega Claudio Lombardo, uno dei titolari. Che lamenta l'assenza della autorità, nonostante le denunce
Savia, pulizia straordinaria in via Umberto Il titolare: «Ripulita dalle feci del clochard»
«Siamo intervenuti autonomamente, con i ragazzi del bar, questa mattina alle 6.30 per un’azione di disinfezione della strada: ieri il clochard che sta qui all’angolo ha fatto la cacca davanti a una delle vetrine». E’ esasperato Claudio Lombardo, uno dei titolari del noto bar Savia di via Etnea. Da ormai da quasi due anni un uomo, Alfio Faro, sessantuno anni, passa le sue giornate davanti all’ingresso su via Umberto della nota pasticceria, spesso chiedendo soldi per il parcheggio e importunando i clienti. L’episodio si inserisce in un quadro più generale di degrado del centro cittadino, più volte denunciato dai comercianti. E il rapporto fra il clochard e i titolari del locale, che spesso sono intervenuti anche per aiutare l’uomo a reperire cibo e vestiti, si fa sempre più difficile. Pochi giorni fa, una rissa tra alcuni clochard si è verificata nei pressi di via Spedalieri.
«Abbiamo ripulito la via Umberto da urine e feci che gentilmente ci ha lasciato nei giorni scorsi – spiega Lombardo – Ma sono sicuro che di qui a qualche ora la situazione sarà di nuovo come prima», afferma l’uomo. Ha già denunciato il problema pubblicamente su CTzen, «ma non è cambiato nulla». E Lombardo ha anche parlato con le autorità, compreso il primo cittadino di Catania Enzo Bianco. «Il sindaco ha detto che avrebbe fatto qualcosa, ma così non è stato. Da oggi comincia la nostra personale battaglia contro questo schifo che da due anni sta rovinando vetrine muri e marciapiede», spiega l’imprenditore. La strategia, quindi, da oggi sarà quella di «ripetere periodicamente questa pulizia autonoma: non possiamo fare altro, la polizia o i vigili non possono fare nulla», conclude Lombardo.