L'opposizione denuncia una corsia preferenziale per questi dipendenti. E il rischio della scure del commissario dello stato
Sas, legge salva dipendenti a rischio impugnativa? L’opposizione: “Gli altri precari? Ci sono figli e figliastri”
L’OPPOSIZIONE DENUNCIA UNA CORSIA PREFERENZIALE PER QUESTI DIPENDENTI. E IL RISCHIO DELLA SCURE DEL COMMISSARIO DELLO STATO
E’ stato un dibattito molto accesso quello andato in scena ieri pomeriggio all’Ars sul disegno di legge relativo alla Sas- Servizi Ausiliari Sicilia, la società regionale che ha inglobato ben tre società a partecipazione regionale Beni culturali, Biosphera e Multiservi.
Come sappiamo, il Governo regionale, la settimana scorsa, aveva proposto il rinnovo del contratto di servizio e un finanziamento di 60 milioni di euro per il 2014. Cifra che, come hanno fatto notare i deputati in Aula, è un po’ esagerata visti i tempi di vacche magre. Santi Formica, ad esempio ( come potete leggere qui) aveva detto chiaro e tondo che una tale copertura non poteva essere giustificata né in virtù degli stipendi dei circa 1800 dipendenti, né in virtù dei servizi offerti. Alla base una contestazione di fondo da parte dell’opposizione: predisporre un ddl che richiede una copertura quando del Bilancio e della Finanziaria non c’è ancora traccia, è una mossa azzardata.
E veniamo a ieri. Dopo una settimana di riflessione, il Governo si è ripresentato in Aula con una ‘finta’ soluzione. Ovvero, dai 60 milioni di euro per un anno, è passato a 19 milioni per quattro mesi. Da Gennaio (il contratto di servizio scade il 31 Dicembre) ad Aprile. In sostanza, si è rimandato il problema: “Useremo questi mesi per predisporre tutte le norme necessarie ad attuare una più radicale spending review- ha detto l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi in Aula. E ancora: “Abbiamo chiesto a questo ente, così come a tutti gli altri, di inviare una nota in cui venga indicato integralmente l’elenco nominativo di tutti i dipendenti, con gli stipendi, la data di assunzione, un’analisi molto più dettagliata del personale impiegato. E, allo stesso tempo, stiamo verificando l’utilizzo di tutto il personale impiegato sulle singole sedi e se il fabbisogno è congruo rispetto alle esigenze”.
L’articolato ddl è stato approvato (oggi il voto finale). Ma non sono mancate critiche feroci da parte dell’opposizione: perché assicurare una corsia preferenziali ai precari della Sas mentre altri 30mila (almeno) rischiano di restare sulla strada? Proprio ieri i sindacati hanno annunciato un periodo di mobilitazione dei precari degli enti locali: scenderanno in piazza, a Palermo, il prossimo 13 Dicembre.
” Non dovremmo avere la fretta di impegnare in questo momento, seppur per quattro mesi, la somma per la SAS, perché vi sono trentamila precari circa, ed il problema della scadenza del 31 dicembre non è solo per i dipendenti della SAS, ma è un problema che riguardante i precari di diverso tipo” ha sottolineato Laccoto del Pd durante il dibattitto a Sala d’Ercole.
La risposta del Governo è stata la seguente: quelli della Sas non sono precari, ma dipendenti di una società con il contratto di servizio in scadenza. L’impressione, è che nella sostanza, non ci sia differenza. Ma tant’è.
Altro punto critico, sottolineato in Aula, è il rischio impugnativa da parte del Commissario dello Stato (magari distratto sull’applicazione del Decreto 39 in Sicilia sull’inconferibilità degli incarichi, ma attento alle norme finanziarie) denunciato sia da Marco Falcone (Pdl) che da Santi Formica (Lista Musumeci):
“Questa norma, così come è fatta, rischia di essere impugnata dal Commissario dello Stato in quanto è una anticipazione di legge finanziaria. Poiché il contratto scade al 31 dicembre 2013, potremmo benissimo rinviarla all’esercizio provvisorio atteso che ormai il Governo ha detto che non ci sarà più la presentazione del disegno di legge di bilancio né del disegno di legge finanziaria, considerato che non lo ha nemmeno adottato in Giunta” ha dichiarato Falcone.
Concetto ribadito da Formica:
“Non mi spiego qual è il motivo per il quale noi dobbiamo inserire una variazione sul bilancio pluriennale alle porte della presentazione del bilancio e della finanziaria dell’anno prossimo, che potrebbe benissimo accogliere questa variazione e, nello stesso tempo, si potrebbe risolvere il problema dei lavoratori – a cui tutti teniamo, ci mancherebbe altro – semplicemente dando la possibilità, a questi lavoratori, anche attraverso l’esercizio provvisorio, di svolgere la propria attività e, quindi, di non perdere il proprio lavoro ma, contestualmente, affrontare il problema in finanziaria di tutte le partecipate e di tutti i lavoratori.
Non vorrei, a parte i profili di illegittimità, e quindi la possibilità che la norma venga impugnata dal Commissario dello Stato – e ne avrebbe ben donde – che interveniamo al di fuori della finanziaria su un bilancio pluriennale, sganciato quindi, dalla programmazione pluriennale propria, che è quella della finanziaria e del bilancio, quando avremmo una serie di strumenti che ci permettono di intervenire per impedire che i lavoratori perdano l’occupazione e permetterebbero, nel tempo stesso, di avere una visione organica di tutte le categorie interessate per dare una risposta omogenea a tutti gli enti che si trovano nelle medesime difficoltà.
Non capisco – ha aggiunto Formica- perché su questo ente c’è un interesse così forte a risolvere il problema, sganciandolo da una programmazione necessaria ed indispensabile per tutti gli altri enti. Come dire, si continuano a fare figli e figliastri”.
L’Aula torna a riunirsi oggi pomeriggio.