Un aspetto un po' diverso dal solito attende i devoti per le festività agatine quest'anno. La cattedrale sarà infatti in parte occupata da un ponteggio per lavori di restauro ma, ad aiutarli nella visuale, ci saranno due grandi schermi posizionati dall'amministrazione comunale. Il parroco Barbaro Scionti ricorda ai cittadini: «La giornata del 3 non è una sfilata ma una processione religiosa della tradizione cittadina». Mentre il capovara Claudio Baturi specifica: «I freni del fercolo reggono solo una velocità pari al passo umano»
Sant’Agata, pronti fercolo e maxi schermi «Se piove, niente salita di via Sangiuliano»
Non verrà smontato il ponteggio per i lavori in corso per il restauro degli affreschi dellabside. Così la Cattedrale etnea avrà un aspetto un po’ diverso da quello a cui i fedeli sono abituati, ma nessun pericolo per i cittadini di non vedere il fercolo della patrona durante le imminenti feste agatine. «Ci sono voluti due mesi per costruirlo. E impensabile, quindi, eliminarlo per loccasione, ma per i devoti ci saranno due maxi schermi montanti dall’amministrazione comunale, uno in alto al presbiterium e uno fuori dalla cattedrale che, non solo consentiranno una migliore visione delle celebrazioni religiose, ma permetteranno anche un maggiore grado di sicurezza», spiega Barbaro Scionti, parroco della basilica in occasione di un incontro con la stampa questa mattina in Cattedrale. Marcato l’accento sulla religiosità della festa e delle celebrazioni. «Soprattutto quella del 3 febbraio, che non è una sfilata ma una processione religiosa della tradizione cittadina», dichiara don Giuseppe Maieli.
In vista della nuova edizione della festa, Scionti ha voluto ringraziare i devoti catanesi e non «che in questi anni hanno saputo porre attenzione e sollecitudine nell’autodisciplinarsi» e si dice certo che «ci saranno pochi problemi perché possiamo contare sull’ascolto e la comprensione delle disposizioni date per la sicurezza di tutti». Già collaudato e pronto per l’utilizzo il fercolo, così come è già stato deciso l’ordine di precedenza – e quindi la sistemazione – dei gruppi per l’offerta della cera di giorno 3.
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«La macchina è affidabile al cento per cento», afferma il capovara Claudio Baturi. «I freni però – specifica – possono reggere una velocità pari al passo umano, quindi, in caso di pioggia la salita di via di Sangiuliano non verrà effettuata e si procederà lungo la via Etnea», annuncia.