Curia e municipio sono ottimiste alla vigilia della festa. «Siamo lieti che alcune nostre indicazioni siano state recepite», dichiara Renato Camarda del comitato per la legalità. Che tuttavia prevede rallentamenti per via delle procedure di sicurezza. «Decisione per il bene di tutti», spiega monsignor Barbaro Scionti
Sant’Agata, per gli organizzatori è tutto pronto Metal detector? «Apriamo prima la Cattedrale»
«Il Comune di Catania e la curia stanno dimostrando le loro buone intenzioni per garantire il corretto andamento della festa di Sant’Agata. Ci auguriamo che riescano a portarle a termine». A dichiararlo è Renato Camarda, componente del direttivo di Libera e referente del comitato per la legalità. Che si definisce «soddisfatto per il recepimento, da parte degli organizzatori, di diverse richieste del nostro gruppo». Alcune delle quali rappresentano delle novità per la tradizionale organizzazione della terza festa religiosa più partecipata al mondo. Tra queste la creazione di un comitato organizzativo ben definito, presieduto da Francesco Marano, e la creazione di un regolamento sul comportamento delle candelore. Nel documento spiccano «la presenza delle forze dell’ordine accanto ai cerei votivi lungo il loro percorso, la precisazione della proprietà delle candelore, l’obbligo di fatturare le donazioni da parte dei portatori e l’esclusione dalla festa per chi non rispetta le regole», precisa Camarda.
Saranno mantenute anche quest’anno le cosiddette «isole delle legalità, individuate ancora una volta nelle zone di piazza Borgo e di piazza Palestro», sottolinea il referente del comitato legalitario. Che indica via Caronda come una delle aree più esposte a comportamenti scorretti: «spesso viene trasformata in un budello di illegalità». Ma lo stesso rischio viene corso da tutte le strade che ospitano la processione agatina. Ad accrescere il problema sono «oltre al comportamento delle candelore, anche i venditori ambulanti abusivi e le migliaia di ceroni votivi». Tutti elementi che, secondo Renato Camarda, sono tra le cause del rallentamento della processione. Da quest’anno c’è anche la presenza di due metal detector all’ingresso della Cattedrale, in piazza Duomo.
«La novità ha certamente il potenziale di allungare i tempi d’accesso ma certamente il questore Marcello Cardona avrà avuto le sue ragioni», afferma Camarda. A intervenire sull’argomento è anche monsignor Barbaro Scionti. «Accogliamo l’attenzione delle forze dell’ordine nel modo migliore. I tempi sono delicati e, anche se comporterà qualche fatica logistica, è una misura che rientra nel bene comune», dichiara Scionti. Che precisa come, proprio per questa ragione, la Cattedrale aprirà le porte ai fedeli molto prima, in occasione della messa dell’Aurora.
Sulla presenza di «centinaia di venditori abusivi di dolciumi, carne e alimentari di vario tipo» interviene Carmelo Costanzo, esponente della Camera di Commercio etnea. «Su questo fronte il Comune deve fare ancora molto. Non ha accolto, nemmeno quest’anno, la richiesta di rilasciare le cosiddette autorizzazioni a breve termine», dice l’imprenditore. Che propone, ormai per l’edizione 2017 della festa, la creazione di zone dedicate alla vendita di generi alimentari. «Il rischio ancora una volta sarà quello di acquistare prodotti di cui non si conosce la provenienza, in condizioni igienico-sanitarie nemmeno minime», conclude.