Sant’Agata li Battiati, timori per aule troppo piccole I genitori divisi sul trasferimento in un’altra scuola

Al circolo didattico di Sant’Agata li Battiati il clima non è dei più sereni. Le aule per le quarte e quinte elementari dell’istituto statale sono troppo strette per proseguire con le lezioni ai tempi della pandemia. La capienza non permette il rispetto del distanziamento di un metro tra gli studenti in aula. Una circostanza che prima ha spinto la scuola a effettuare la didattica tramite doppi turni. Poi, per evitare la divisione in due gruppi delle singole classi, ha convinto la dirigenza a richiedere il trasferimento nei locali dell’istituto Don Bosco a Barriera, le cui aule, molto più ampie, offrono condizioni di sicurezza adeguate. «Con i doppi turni – sostiene un genitore favorevole al trasferimento a MeridioNews – da 27 ore settimanali di didattica si è passati a 20 ore e fino a oggi i bambini hanno già perso 78 ore di insegnamento». 

Una soluzione alternativa che però ha fatto storcere il naso a molti genitori. Alcuni propendono per il trasferimento, altri preferirebbero continuare con i turni alternati, convinti che neanche l’istituto salesiano garantirebbe il rispetto delle prescrizioni anticontagio. I genitori, in una lettera inviata all’istituto, hanno elencato le cose che non andrebbero al Don Bosco: la condivisione dei servizi igienici da parte degli alunni della scuola elementare con gli allievi della scuola media Pluchinotta, da ottobre ospitata dai salesiani; la necessità di installare dei cancelletti per rendere sicuro l’accesso alle scale e la messa in sicurezza di alcune finestre. Circostanze, queste, che hanno portato all’interruzione delle lezioni delle scuole elementari per effettuare nuovi adeguamenti strutturali.  

«Adesso – spiega il segretario generale della Pgs Barriera Dario Conti a MeridioNews -, dopo la perizia di un tecnico effettuata alla presenza di alcuni genitori, gli interventi sono stati eseguiti, i bagni sono stati divisi, mancano solo il kit di pronto soccorso e la segnaletica sui pavimenti che segna i percorsi di entrata e di uscita dall’istituto e a cui dovrebbe provvedere la scuola statale». Ma nonostante gli interventi di ristrutturazione, prosegue Conti, che svolge anche attività di volontariato all’interno dell’istituto, «alcuni genitori vogliono che i propri figli rimangano nei plessi di Largo Perlasco e del Bellini». A complicare le cose la presenza di alcuni bambini disabili le cui condizioni non permettono il trasferimento in istituti diversi dal circolo didattico. «Tutti – commenta uno dei genitori contrari al trasferimento – continuano a dirci che le condizioni di sicurezza saranno ripristinate, ma ormai non ci fidiamo più delle valutazioni dei periti». 

Eppure per garantire la continuazione delle lezioni è stato impegnato un cospicuo finanziamento di fonte ministeriale, in parte già anticipato dalle casse comunali. Due gli interventi messi in atto dall’amministrazione comunale: 70mila euro per l’istituzione di una navetta gratuita da 55 posti che fa la spola tra gli istituti e l’affitto dei locali del Don Bosco, per il quale sono stati impegnati 195mila euro per dieci mesi. «Circa 19mila euro al mese per ventisei classi – spiega il sindaco Marco Rubino a Meridionews – tredici per le medie e altrettante per le elementari». Da allora le polemiche non si sono placate. «I bambini sono stati fatti scendere in prossimità della curva e a diverse decine di metri dall’ingresso della scuola senza un numero adeguato di sorveglianti ed agenti di polizia municipale», si legge nella richiesta di prosecuzione delle lezioni nei plessi originari avanzata da circa quaranta genitori. 

«Tutto ciò è successo solo il primo giorno», replica Rubino. Anche la previsione di un solo ingresso (quello al civico 71) per le scuole medie, elementari e professionali non fa stare tranquilli i genitori che lamentano la mancata divisione dei locali tra le diverse realtà scolastiche. Per Rubino, però, «non ci sono grossi problemi se non quelli creati dalle affermazioni di poche mamme lontane dalle azioni intraprese da questa amministrazione». La verità, per Rubino, «è che la minoranza dei genitori vuole continuare con i doppi turni». Adesso la palla passa al consiglio di circolo, ovvero l’organo competente a validare o meno il trasferimento e la cui convocazione è prevista entro la fine della settimana. Fino a quel momento le lezioni continueranno con i doppi turni al circolo didattico


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