Il primo cittadino Salvo Greco si affretta a chiarire che «non è colpa dei vigili del fuoco», ma aggiunge che «qualcosa non va da parte di chi organizza e pianifica». Gli interventi effettuati sulla chiesa del Sacro cuore avrebbero causato problemi di viabilità
Santa Venerina, sfogo del sindaco sulla ricostruzione «Per lavori post sisma strade chiuse senza preavviso»
«Non ce l’ho con i vigili del fuoco, ma evidentemente c’è qualcosa che non va da parte di chi organizza e di chi pianifica. Non è colpa dei vigili del fuoco, ma sarebbe stato preferibile assegnare gli interventi direttamente ai sindaci». Sono queste le parole che Salvo Greco, sindaco di Santa Venerina, consegna a MeridioNews. Il primo cittadino del Comune che rientra tra i nove colpiti dal terremoto di Santo Stefano, in queste ore ha denunciato la vicenda «surreale» – come l’ha definita – che sta vivendo attualmente la chiesa del Sacro cuore. L’edificio di culto da settimane vive una situazione di stallo, a seguito dei controlli effettuati dai vigili del fuoco con l’obiettivo di mettere in sicurezza la statua di San Giovanni, che ha riportato danni. La chiesa, però, dopo cinque sopralluoghi, adesso attende la fine dei lavori. L’iter va avanti dall’inizio di gennaio, ma non è chiaro quando le operazioni verranno concluse.
Proprio questo ha spinto il sindaco a evidenziare le criticità. «Prima del gts (gruppo tecnico di supporto) fatto l’11 gennaio, c’erano stati due interventi ravvicinati con autoscala – spiega Greco -. A seguito del gts, dopo l’incontro con i vigili del fuoco, il genio civile, il Comune e la protezione civile, si è deciso che dovevano essere svolti interventi di accertamento preliminare. Ma prima di questa operazione – continua il sindaco – i vigili del fuoco hanno pensato di svolgere ulteriori accertamenti con un drone. Dopodiché hanno deciso di elaborare il progetto, che consiste nella fasciatura e ingabbiatura della statua».
Dopo questi passaggi, lunedì hanno avuto inizio i lavori. «Mi aspettavo – va avanti Greco – che finalmente i lavori avrebbero avuto inizio, ma anche in quel caso c’è stato un ulteriore controllo. Mi è stato assicurato che questa decisione era propedeutica ai lavori». E così, dopo tre giorni che i mezzi stazionavano sul sagrato senza che nessuna manovra sembrava essere avviata, il primo cittadino ha sollevato il problema sulla propria pagina Facebook. «Il mio – ammette – è stato uno sfogo, ho detto quello che pensavo: perché oltre a non avere alcuna risposta dai vigili del fuoco, questi interventi hanno causato problemi alla viabilità. Hanno chiuso le strade per l’intervento senza nessun preavviso».
Con la sua uscita pubblica, Greco – oltre a denunciare la questione – ha voluto «suggerire che questi interventi dovrebbero passare nelle mani dei sindaci, così come afferma l’ordinanza del 28 dicembre – osserva -. L’ordinanza individua i sindaci come soggetti attuatori: il primo cittadino conosce bene il territorio e potrebbe assegnare i lavori con più celerità». Le operazioni dei vigili del fuoco, secondo il sindaco, dovrebbero completarsi in questi giorni. L’operazione, così come altre previste sulle vie pubbliche e alcune demolizioni, verrà «coperta» con fondi messi a disposizione dalla Protezione civile nazionale.