A poche ore dalla seconda serata del Festival, Salvatore Nicotra racconta l'attesa prima di salire sul palco. L'ex vicesegretario di palazzo degli Elefanti è stato scelto da Carlo Conti come eccellenza italiana per la carriera professionale. «Ai furbetti del cartellino dico di pensare ai giovani in difficoltà»
Sanremo, ospite ex dipendente del Comune etneo «Mai un giorno di malattia, ho amato il mio lavoro»
«Si tratta di una soddisfazione personale ma che riguarda anche la città di Catania e la Sicilia perché spesso veniamo additati come fannulloni e furbetti». A parlare è Salvatore Nicotra, ex vicesegretario generale del Comune etneo, che stasera sarà ospite sul palco del teatro Ariston di Sanremo in occasione del Festival condotto da Carlo Conti e Maria De Filippi. L’ex funzionario di palazzo degli Elefanti rappresenterà in diretta tv «l’eccellenza italiana per la carriera professionale». Un riconoscimento in mondo visione che ha come fondamenta la sua storia tra i corridoi del palazzo di città, conclusasi con il pensionamento del 9 aprile 2014. Nicotra ha passato 40 anni senza mai assentarsi dal servizio e facendo anche un regalo particolare alle casse comunali: «Quando sono andato via – racconta a MeridioNews – ho lasciato esattamente 239 giorni di ferie non godute». Una sorta di highlander della pubblica amministrazione, in un periodo in cui chi lavora alle dipendenze dello Stato viene spesso immortalato dalle telecamere a passare i badge in maniera indiscriminata.
Ai furbetti del cartellino dico di pensare ai giovani in difficoltà
Ma come avrà fatto Nicotra a non assentarsi mai? «La risposta è tutta nel particolare rapporto che ho avuto con il mio lavoro. Tutto quello che avevo nell’anima lo riversavo sul Comune che per me è stato come un padre da amare fino all’ultimo giorno». E anche il genitore dell’ex vicesegretario ha una storia simile, ma alle dipendenze dell’Enel, con 40 anni senza assenze e una medaglia d’oro per il suo record. Nicotra è stato scelto direttamente da Carlo Conti, presentatore della kermesse insieme a Maria De Filippi: «Sono stato contattato dalla Rai nel periodo di Natale – spiega – perché sfogliando vecchi giornali hanno trovato la mia storia e il mio trascorso al Comune». Il giorno del pensionamento, nel 2014, negli uffici c’è stata una grande festa e una sala gremita, condita da un forte sentimento di commozione. In quell’occasione il sindaco Enzo Bianco ha voluto premiarlo con l’elefantino simbolo della città mentre i suoi più stretti collaboratori gli hanno donato una speciale pergamena. Chi lo conosce e ha lavorato al suo fianco lo definisce «una persona carina e disponibile».
Nella storia di Nicotra non c’è, però, solo il lavoro nel capoluogo etneo. Dal 2003 al 2005, dopo lo scioglimento per mafia del Comune di San Giovanni La Punta, ha occupato anche il ruolo di direttore sovraordinato – cioè intermediario tra il commissario e i dirigente delle varie aree -. Laureato in Scienze politiche, appassionato di calcio e ciclismo, è padre di due figli: Pietro e Adele. Nel suo viaggio a Sanremo è accompagnato dalla moglie Rossella. «Non la lascio mai perché durante il mio lavoro al Comune di Catania l’ho già lasciata sola tante volte – racconta l’ex dipendente -. In particolare quando c’era il consiglio comunale, restavamo fino a notte fonda e poi l’indomani bisognava essere di nuovo presenti».
Nella prima serata del Festival, a suscitare commozione con la loro presenza sul palco sono stati un gruppo dei cosiddetti eroi di tutti i giorni. Rappresentanti di guardia di finanza, esercito, protezione civile, vigili del fuoco e unità cinofili impegnate nella tragedia di Rigopiano e nei luoghi del terremoto in centro Italia. Stasera toccherà a Nicotra rispondere a eventuali domande sui dipendenti fannulloni. «Non tutti fanno parte di questa categoria per fortuna e a loro il mio messaggio è semplice: li prego di riflettere perché fare i furbetti è un affronto ai giovani di oggi che lavorano con grandi difficoltà e contratti di breve durata».