Il 'siluro' lanciato dall'udc siciliana colpisce il 'cuore' del governo regionale retto da raffaele lombardo: la sanità. Un attacco che, numeri alla mano, smentisce tutte le autocelebrazioni dell'assessore regionale alla salute, massimo russo, che ha sempre vantato di aver raggiunto "grandi" risultati. Confortato, anche, dal ministero della salute. Da quanto si legge, invece, in questo documento, il ministero della salute non solo non sembra soddisfatto dei risultati raggiunti dalla sicilia, ma chiede di conoscere dati che la regione non ha mai fornito.
Sanità, Udc: “Il Governo regionale ha fornito notizie false a Roma”
Il ‘siluro’ lanciato dall’Udc siciliana colpisce il ‘cuore’ del Governo regionale retto da Raffaele Lombardo: la sanità. Un attacco che, numeri alla mano, smentisce tutte le autocelebrazioni dell’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, che ha sempre vantato di aver raggiunto “grandi” risultati. Confortato, anche, dal Ministero della Salute. Da quanto si legge, invece, in questo documento, il Ministero della Salute non solo non sembra soddisfatto dei risultati raggiunti dalla Sicilia, ma chiede di conoscere dati che la Regione non ha mai fornito.
Partendo da questi dati i parlamentari dell’Udc all’Ars, in una lettera indirizzata al presidente dell’Ars, Francesco
Cascio, chiedono che il presidente della regione, Lombardo, e l’assessore Massimo Russo, si presentino a Sala d’Ercole per fare luce sulle manchevolezze segnalate dal Ministero.
“Apprendiamo dalla lettura dagli ultimi due comunicati diramati dal Ministero della Salute – Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti previsti dal Piano di Rientro Sanitario -si legge nel documento diramato dai parlamentari regionale dell’Udc – che gli obiettivi prefissati dal Piano non soltanto non sono stati ad oggi tutti rispettati ma che, addirittura ed al di là delle trionfalistiche dichiarazioni dellassessore Massimo Russo, il Governo regionale è reo di irresponsabili (false) promesse e di gravi omissioni financo nella trasmissione al medesimo organismo di vigilanza dei dati indispensabili per la verifica degli adempimenti relativi agli anni 2008, 2009 e 2010″.
“In particolare – prosegue il documento – col comunicato pubblicato sul sito del Ministero in data 12 agosto 2011, relativo alla riunione del Tavolo tecnico del 13 luglio 2011, si apprende della censura mossa dal Ministero circa le carenze sulle erogazioni dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) soprattutto per quanto riguarda lassistenza territoriale”.
“Molto grave – si legge ancora nel documento – per gli evidenti opachi interessi che avrebbero garantito i soliti noti, è anche la richiesta da parte del Ministero di modifica (a ribasso) del D.A 309/11 del 24/02/2011 a firma dellAssessore Massimo Russo, decreto con il quale venivano indicati i DRG (tariffe) per le prestazioni erogate dalle Case di Cura nel 2010 e che lOnorevole Assessore è stato costretto a ‘rimangiarsi’ con lassai meno oneroso D.A. del 19/03/2012, pubblicato nella GURS n.16 del 20 aprile 2012″.
“Ancora più grave – proseguono i parlamentari nella lettera al presidente Cascio – appare la reiterata omessa trasmissione della documentazione ai fini dellistruttoria sulla verifica degli adempimenti (sul Piano di Rientro) per gli anni 2008, 2009 e 2010”.
“Addirittura mendace – dicono sempre i parlamentari dell’Udc – appare limpegno da parte della Regione di mantenere anche per gli esercizi 2012 e seguenti (quindi 2013 e 2014) la sua quota di cofinanziamento alla spesa sanitaria al 49,11%, e ciò al solo fine di avere riconosciuta limmediata erogazione del 50% delle spettanze residue di cui al D.L.185/09, pari ad .612 milioni in modo da poter reintegrare le corrispondenti somme FAS utilizzate per il pareggio del bilancio previsionale 2011. Si noti che senza lassicurazione da parte della Regione e per ‘lei’ dellAssessore Massimo Russo – di mantenere anche per il 2012, 2013 e 2014 la quota di cofinanziamento al 49,11%, né il Ministero della Salute né tanto meno il MEF avrebbero mai autorizzato lerogazione dei 612 milioni.
“Sostanzialmente dello stesso tenore – si legge sempre nella lettera sui al presidente dell’Ars – appare il comunicato pubblicato sempre sul sito del Ministero in data 11 giugno 2012, relativo alla riunione del 30 marzo 2012, dal quale emerge la criticità sul mancato impegno della Regione a mantenere la sua compartecipazione alla spesa sanitaria al 49,11% anche per gli esercizi 2013 e 2014″.
“Ancora più marcato appare inoltre il richiamo del Ministero alla insufficiente documentazione inoltrata dalla Regione per le verifiche sugli adempimenti per gli anni 2008, 2009 e 2010”.
A questo punto arriva la notizia più pesante di questa documento: “A conclusione del confronto del 30 marzo 2012 ed alla luce degli imbarazzanti rilievi in ordine alla garanzia sulla continuità della compartecipazione al 49,11% e sulle incomprensibili omissioni sulla documentazione da presentare relativamente al completamento delle verifiche sugli adempimenti del Piano di Rientro per gli anni 2008, 2009 e 2010, il Ministero della Salute ed il MEF rifiutavano alla Regione lerogazione del restante 50% a valere sui fondi ex D.L.185/09 (gli altri .612 milioni), memori, probabilmente, delle false assicurazioni precedentemente ricevute dallamministrazione regionale”.
Nel tralasciare le altrettante pesanti censure sulla mancata attuazione del collegamento in rete, tramite tessera sanitaria, dei medici di medicina generale, ed il sostanziale flop nellerogazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) anche attraverso i PTA (Presidi Territoriali di Assistenza), appare addirittura surreale la pietas con la quale la Regione mendicava lerogazione delle residue somme spettanti ex D.L.185/09.
Tenuto conto che dei dati relativi agli anni dal 2008 al 2011, diffusi sia dalla Ragioneria Generale dello Stato che dal Ministero della Salute, emerge una preoccupante lievitazione della spesa sanitaria regionale, passata da .8.386 milioni del 2008 ad oltre . 8.828 milioni nel 2011 (+442 milioni pari ad un incremento del 5,3%), senza che sia in alcun modo visibilmente migliorata la qualità dei servizi erogati ai cittadini.
“Considerato altresì il costante richiamo del tavolo tecnico del Ministero al rispetto degli impegni assunti sia col Piano di Rientro che col Piano operativo 2010-2012, oltre ai continui ‘inviti’ a fornire la documentazione esaustiva per il completamento delle verifiche sugli adempimenti per gli anni 2008, 2009 e 2010 (guarda caso proprio quelli coincidenti con la gestione dellAssessore Massimo Russo), i sottoscritti deputati del gruppo Unione di Centro chiedono allOn.le Presidente dellAssemblea di convocare con la massima sollecitudine il Presidente della Regione e lAssessore Massimo Russo affinché riferiscano in Aula circa i numerosi e preoccupanti rilievi mossi dal Tavolo tecnico, e ciò in considerazione sia della estrema delicatezza dei temi trattati, afferenti la garanzia di assistenza sanitaria a tutti i cittadini, sia dei profili normativi connessi alla novella legislazione nazionale in tema di federalismo regionale in ordine allo scioglimento dellAssemblea (ed alle connesse pesanti penalizzazioni) per il mancato rispetto del Piano di Rientro Sanitario.
Seguono le firme dei parlamentari di Sala d’Ercole dell’Udc: Giulia Adamo, Giovanni Ardizzone, Antonino Dina, Marco Forzese, Salvo Giuffrida, Salvatore Lentini, Raffaele Nicotra, Orazio Ragusa.