Dopo lo sciopero dei netturbini Oikos, la spazzatura «ha raggiunto il balcone di casa», denunciano i residenti. Da via Iuvara «non si può più passare neanche a piedi». L'accusa rivolta al Comune è di «avere pulito il centro e abbandonato le periferie». L'assessore comunale promette: «Entro mezzanotte problema risolto»
San Cristoforo, la munnizza arriva al primo piano D’Agata: «Serviva la ruspa, ma ha forato la ruota»
«Per uscire di casa devo spostare la munizza che blocca la porta». È la voce di un residente di via Iuara, nel quartiere San Cristoforo. Lo sciopero degli operatori ecologici della Oikos è rientrato nei giorni scorsi. In parecchie municipalità i rifiuti, accumulati nei giorni in cui il servizio di nettezza urbana è rimasto fermo, sono già stati smaltiti. «Hanno liberato il centro storico, dimenticandosi delle periferie», denuncia un cittadino. «Non è vero, il disguido è dovuto a una ruspa che ha forato lo pneumatico», risponde l’assessore comunale all’Ecologia e ambiente Rosario D’Agata.
La scorciatoia per arrivare in via Plebiscito da via Testulla non è più percorribile. «C’è così tanta munnizza che i cassonetti non si vedono più – racconta un residente di via Iuvara – e i sacchi hanno invaso la strada». La situazione è peggiorata giorno dopo giorno, come conseguenza dello sciopero dei netturbini. «Se ieri non si poteva passare con le macchine – continua l’uomo – adesso non si può nemmeno camminare senza essere costretti a scavalcare i rifiuti». In alcuni punti «la spazzatura ha raggiunto il balcone di casa – lamenta una donna che vive al primo piano di una vecchia abitazione – e fa così fetu ca non si po stari». Oltre all’odore sgradevole, l’immondizia ha portato anche «insetti, topi e altri animali». Condizioni che rendono la strada «invivibile soprattutto per i bambini, che solitamente ci giocano al pomeriggio». E il problema, «che speriamo si risolva presto – concludono da San Cristoforo -, riguarda anche le vie attorno».
A sollevare il caso è stato Massimo, un cittadino che non risiede nel quartiere. «Mi è sembrato di essere a Nairobi, un vero schifo – commenta a MeridioNews – È una situazione rischiosa per la salute e l’igiene pubblica». «Il Comune ha pulito il centro storico, la vetrina della città, ma si è dimenticato delle periferie, abbandonando gli abitanti a loro stessi», sostiene il cittadino. Avvertito da MeridioNews, l’assessore D’Agata premette: «Non c’è alcun piano che voglia penalizzare le periferie». La notizia arriva lo stesso giorno in cui il sindaco Enzo Bianco annuncia l’intenzione di avviare la raccolta differenziata porta a porta in centro storico a partire da ottobre e in tutta la città da marzo 2016, con l’assegnazione della gara d’appalto. Progetto descritto come «una rivoluzione che cambierà il volto di Catania».
La raccolta straordinaria dopo lo sciopero dei dipendenti della Oikos «è già stata ultimata in quartieri come Santa Maria Goretti e lo sarà presto anche a Librino». Ma la situazione di San Cristoforo coglie D’Agata di sorpresa. «Chiamerò il dirigente della nettezza urbana per segnalare il problema». Che, pochi minuti dopo, scopre essere «causato dalla foratura dello pneumatico di una ruspa che – data la quantità di rifiuti – avrebbe dovuto spalare la munnizza e metterla sui camion». Operazioni che «mi è stato assicurato saranno completate entro mezzanotte».