San Cataldo, un ambulatorio per le visite gratuite Medici e infermieri volontari a servizio dei bisognosi

Negli ultimi anni, le visite specialistiche sono diventate un lusso per pochi. Lo sanno bene tanti siciliani, travolti dalla crisi e dalla disoccupazione, che preferiscono rimandare o rinunciare alle cure necessarie. Per questa ragione, l’associazione Sant’Alberto Magno di don Angelo Spilla ha siglato una convenzione con l’azienda sanitaria locale di San Cataldo per l’apertura di un poliambulatorio gratuito, dedicato a tutti coloro che hanno un reddito annuo inferiore a 11mila euro. Il centro, che è stato inaugurato venerdì 27 gennaio alla sede dell’Asp a San Cataldo, si avvarrà delle prestazioni specialistiche di professionisti volontari.

In tanti, tra medici e infermieri, hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa. «Nessuno dei colleghi contattati si è tirato indietro – spiega il dottor Antonio D’Agliano, pediatra in pensione e responsabile medico degli ambulatori volontari -. Tutti hanno subito accettato senza esitazione». Sono loro l’anima e la forza del progetto, che presteranno competenze e professionalità in modo gratuito alle fasce più vulnerabili della comunità. «Abbiamo la possibilità di fare del bene, allargando il diritto alla salute indipendentemente dalla capacità economiche della gente».

Il poliambulatorio vedrà impegnati specialisti di chirurgia generale, pediatria, ortopedia, psichiatria, cardiologia, patologia tiroidee e mammarie, endocrinologia, diabetologia, neurologia, oncologia, gastroenterologia e pneumologia con una disponibilità di due volte al mese. Mentre D’Agliano sarà l’unico medico in servizio ogni settimana, nei giorni stabiliti. «Come pediatra – dice – ho l’obbligo etico e professionale di salvaguardare la salute dei più piccoli».

Il centro sarà aperto due giorni la settimana, il martedì e il giovedì pomeriggio, dalle 15 alle 18, per un totale di sei ore settimanali, in cui si alterneranno vari professionisti. «Grazie all’Asp che ci ha concesso, in comodato gratuito, l’uso di tre locali all’interno della sua sede – chiarisce il responsabile -, abbiamo la possibilità di accogliere più specialisti in un unico pomeriggio. Le visite saranno stabilite in base alle richieste dei pazienti».

Un progetto che prende il via, in realtà, da un’analoga esperienza conclusasi tre anni fa. Promotori dell’iniziativa erano stati lo stesso padre Spilla e un gruppo di medici volontari, tra cui D’Agliano. «Alcuni locali della chiesa di Santa Maria di Nazareth che la parrocchia aveva adibito ad ambulatorio per le famiglie meno abbienti – racconta -, erano diventati il punto di riferimento medico per tanti. Ricordo che in due anni facemmo circa 900 visite. Purtropp, l’attività venne ostacolata e fummo costretti a chiudere. Adesso, con il supporto dell’Asp, ci viene data l’opportunità di ricominciare», conclude. 

Concetta Purrazza

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