«Tanto sgrusciu e nient'altro», dicono nel quartiere. Alle 9 di oggi la polizia di Catania ha condotto un blitz in uno stabile di via Pistone. Un «controllo antiterrorismo», scrive l'agenzia di stampa Agi. Una normale ispezione del territorio, spiegano dalla questura. Verificati i documenti di cittadini extracomunitari
San Berillo, venti persone portate in questura Una residente: «Terroristi? Erano dei poveretti»
«Tanto sgrusciu e nient’altro», dicono a San Berillo. All’imbocco di via Giuseppe Maraffino ci sono cinque fuoristrada della polizia, accompagnati da una camionetta dei vigili del fuoco e un furgoncino dell’Enel. Fa tutto parte del piano di intensificazione dei controlli sul territorio, spiegano fonti della questura di Catania. Nonostante l’agenzia giornalistica Agi parli di interventi straordinari antiterrorismo, alla ricerca di esplosivi e armi, ma anche di migranti irregolari. Resta il fatto che alle 9 di questa mattina gli uomini delle forze dell’ordine sono entrati in un palazzo di via Pistone, dove hanno trovato 20 persone. Di varie nazionalità: marocchini, tunisini, senegalesi e del Corno d’Africa.
«Dormivano lì da qualche settimana, dei poveretti che non davano fastidio a nessuno», dice una abitante che ha assistito al blitz. Sono stati condotti uno per volta fuori dal portone del palazzo, e poi portati in questura per i controlli di rito. «I poliziotti sembravano dispiaciuti – aggiunge la donna – Forse perché si sono resi conto delle condizioni in cui vivevano quelle persone». Gli uomini condotti in questura, se sprovvisti di permesso di soggiorno, saranno espulsi. La porta del palazzo è stata sigillata, come tante altre del quartiere. «Il blitz era nell’aria da qualche giorno – aggiunge un altro residente – I controlli erano stato intensificati dopo alcune segnalazioni sullo spaccio di droga tra via Ciancio e via De Pasquale».