Un incontro per informare i catanesi sulla chiusura di alcune strade del quartiere e su come intervenire «per evitare la chiusura dell'intero rione». All'appuntamento, al quale prenderanno parte diverse associazioni, «non abbiamo invitato i politici», sottolinea Roberto Ferlito del Comitato dei cittadini attivi
San Berillo, assemblea cittadina sul futuro «Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica»
«A San Berillo sta succedendo la stessa cosa degli anni ’50 ma vestita in maniera diversa». A dirlo è il portavoce del Comitato cittadini attivi San Berillo Roberto Ferlito. Che si riferisce allo sventramento subito dal quartiere nel 1957. Motivo per cui, per scongiurare il riproporsi della vicenda, gli attivisti del quartiere hanno organizzato per domenica 22 novembre un’assemblea cittadina con l’obiettivo di «sensibilizzare l’opinione pubblica sulla piega che stanno prendendo i vari crolli nell’area». San Berillo, infatti, nell’ultimo mese è stato al centro delle cronache per il crollo di due edifici in via Pistone e in via Carramba. Due episodi che sono seguiti alla chiusura di un largo perimetro del quartiere per «motivi di pubblica incolumità» da parte dell’amministrazione comunale. Nonostante le polemiche dei residenti e del comitato dei cittadini attivi. «Non si sa ancora come i politici, attualmente rinchiusi nelle loro stanze, hanno intenzione di intervenire», dichiara Ferlito.
«È per questa ragione che abbiamo deciso di non invitare personalità politiche all’appuntamento», spiega Ferlito. Che continua: «Puntiamo a coinvolgere invece, oltre alla cittadinanza, tecnici e giuristi che ci possano suggerire come muoverci in futuro». I temi all’ordine del giorno sono la chiusura di alcune parti del quartiere, i modi in cui mettere in sicurezza edifici pericolanti, e i crolli. «Attualmente ci sono transenne che interdicono il passaggio veicolare e pedonale in una parte di via delle Finanze, via Giovanni Di Prima, via Reggio e via Pistone, come prescrive un’ordinanza firmata dal sindaco Enzo Bianco», racconta Ferlito. Che aggiunge: «Adesso sono chiusi anche un tratto di via Buda e via Carro che non sono contemplate nel medesimo documento comunale».
Il nodo da sciogliere, per Ferlito, è che «pare ci sia più interesse a buttare giù i palazzi pericolanti e non a metterli in sicurezza». Una cosa «che tutti devono avere chiaro anche per il futuro, e non solo adesso che le ultime vicende stanno facendo un po’ più di rumore», conclude Ferlito. A confermare la loro presenza all’appuntamento, oltre ai cittadini residenti nell’area, sono alcune associazione cittadine. Tra queste il comitato No Pua, Città insieme, Gapa, il movimento Catania bene comune, palestra Lupo, Officina rebelde e il gruppo Arci Catania. «Avremo in collegamento il professore Luigi Prestinenza Puglisi che ci fornirà alcune note storiche su San Berillo», conclude Ferlito.