È iniziata in salita la giornata palermitana per il leader della Lega. Al suo arrivo in Cattedrale Salvini è entrato dall'ingresso laterale, in via dell'Incoronazione, accolto da cori come «Buffone, vergogna», «Fai schifo, tornatene a casa» e «Palermo non ti vuole»
Salvini a Palermo, protesta degli studenti alla Cattedrale «La Sicilia ai siciliani, vuole solo umiliare la nostra terra»
Da Federico II a Santa Rosalia, passando per Capaci. Matteo Salvini oggi a Palermo per rilanciare la sfida meridionalista del suo movimento, tra identità e antimafia. Un tour che per il leader della Lega inizia già appena atterrato all’aeroporto Falcone-Borsellino per poi proseguire con la deposizione di una corona di alloro alla stele che ricorda la strage di Capaci lungo l’autostrada.
«La mia prima tappa di oggi è stata a Capaci – ha detto Salvini – per onorare la Sicilia che resiste. Non mi piace una certa immagine di questa terra e dell’Italia, che vendono in giro per il mondo, di luogo di corruzione e di mafia. Oggi, invece, rendiamo omaggio a una grande storia ma spero anche un grande futuro e non solo un grande passato».
Al suo arrivo in Cattedrale però Salvini è entrato dall’ingresso laterale, in via dell’Incoronazione, accolto da cori come «Buffone, vergogna», «Fai schifo, tornatene a casa» e «Palermo non ti vuole». Stamane, intanto, si sono verificate tensioni tra le forze dell’ordine e gli studenti che protestano contro la visita numero uno del Carroccio. Alcune decine di giovani, che stamattina presidiavano pacificamente la Cattedrale reggendo uno striscione La Sicilia ai siciliani, itivinni in Padania (La Sicilia ai siciliani, tornatevene in Padania) sono stati fatti uscire, come raccontano alcuni di loro.
«La nostra è una terra dalle svariate emergenze e che vede il continuo disinteresse della casta politica – scrivono gli studenti in una nota – una terra che necessita di fondi per il suo miglioramento e che vede il loro dirottamento verso il nord. Salvini vuol andare alle urne ma siamo pienamente coscienti che non vi è alcuna differenza fra lui, Renzi o Gentiloni. Lui afferma di avere un progetto per far risorgere la Sicilia ma l’unico suo fine è quello di continuare a umiliare la nostra terra e il nostro popolo, di sfruttare i suoi abitanti per portare avanti i suoi interessi politici».
«La speranza di ricompattare il centrodestra c’e’ sempre, ma non a tutti i costi e non con tutti. Siamo in terra di Sicilia, ma con Alfano non avremo sicuramente a che fare». Ha detto poi Salvini in Cattedrale durante la sua visita, in merito alla possibilità di ricompattare il centrodestra in Italia in vista delle prossime elezioni. «Noi vogliamo tornare subito alle elezioni, perché è stata la richiesta degli italiani al referendum. «Più che Salvini, sono gli italiani che vogliono scegliere un Parlamento e un Governo nuovi», ha aggiunto il leader della Lega Nord.
Dopo la visita alla tomba di Federico II, successivamente, si è recato al Santuario di Santa Rosalia.