Adesso è ufficiale: il vecchio Consiglio comunale di Palermo non è più in carica. La parola passa alla nuova assemblea di Sala delle Lapidi. Grazie all’insipienza della vecchia amministrazione retta da Diego Cammarata – e al mancato rispetto degli impegni da parte del vecchio Consiglio comunale – si verifica una cosa che nel Comune del capoluogo siciliano non si è mai verificata: e cioè arrivare a fine giugno senza il bilancio di previsione di quest’anno.

In pratica, se così si può dire, è l’ultimo ‘dispetto’ che la passata amministrazione – o meglio, la passata maggioranza di centrodestra – ha fatto alla nuova amministrazione guidata da Leoluca Orlando: lasciare il Comune senza il bilancio per il sesto mese consecutivo.

La ‘palla’ adesso, passa al nuovo Consiglio comunale. Ovviamente, il termine del 30 giugno entro il quale approvare il bilancio – che era stato fissato prima delle elezioni comunali dell’8 e 9 maggio scorsi dalla Regione siciliana – è stato già aggiornato dalla stessa amministrazione regionale. La nuova Assemblea di Sala delle Lapidi avrà tempo fino al 31 agosto per approvare il bilancio.

Ovviamente, prima di iniziare i lavori il nuovo Consiglio comunale dovrà dotarsi dei propri organi. In questo caso, alla luce dei risultati elettorali confermati, la parola spetterà al gruppo consiliare di maggioranza, cioè a Italia dei Valori.

Grosso modo, gli incarichi che contano sono: il presidente del Consiglio comunale, i due vice presidenti (di cui uno vicario), il capogruppo e le presidenza delle sette commissioni consiliari.

Per i primi tre incarichi – presidenza del Consiglio comunale, vice presidente vicario e capogruppo (naturalmente di Italia dei Valori, gruppo consiliare che potrà contare su 30 consiglieri comunali su 50) – si fanno i nomi di Loris San Lorenzo, Aurelio Scavone, Alberto Mangano e Nadia Spallitta (la seconda vice presidenza del Consiglio comunale dovrebbe andare alle opposizioni).

Le presidenze delle commissioni consiliari dovrebbero essere così distribuite: cinque alla maggioranza (cioè a Italia dei Valori) e due alle opposizioni). Poi, ovviamente, dovranno anche essere assegnate le vice presidenze delle stesse commissioni.

Palermo, il nuovo Consiglio comunale è quello del 9 maggio