In Sicilia non c’è solo l’emergenza rifiuti. E neppure solo quella legata al caro bollette. È una situazione che non può più essere ignorata la condizione delle strutture carcerarie siciliane. Nonostante le segnalazioni e le proteste da parte dei sindacati di polizia penitenziaria, tutto sembra spingere verso un peggioramento della situazione. Per questo per sabato […]
Sabato manifestazione davanti alle carceri di Trapani. Serve più organico all’interno della struttura
In Sicilia non c’è solo l’emergenza rifiuti. E neppure solo quella legata al caro bollette. È una situazione che non può più essere ignorata la condizione delle strutture carcerarie siciliane. Nonostante le segnalazioni e le proteste da parte dei sindacati di polizia penitenziaria, tutto sembra spingere verso un peggioramento della situazione. Per questo per sabato 5 novembre è stata organizzata una manifestazione davanti alle carceri di Trapani e al Centro Impastato, che si trova nel quartiere San Giuliano di Erice Casa Santa.
«Da esponente istituzionale del territorio – ha dichiarato Dario Safina, parlamentare regionale del Partito Democratico – non posso non essere presente. E’ doveroso far sentire la propria presenza e soprattutto è necessario perorare le istanze della categoria affinché non si perda ulteriormente tempo nel porre in essere le soluzioni prospettate da tempo e mai concretizzate. Condivido totalmente le rivendicazioni della polizia penitenziaria: al carcere Cerulli di Trapani-Erice serve rimpinguare l’organico con almeno altre 40 unità e, al contempo, sarebbe auspicabile la sospensione dei procedimenti disciplinari scaturiti proprio dalla carenza di organico. Il personale di Polizia Penitenziaria, a Trapani, è costretto ad operare su più fronti e questo non agevola certamente il corretto svolgimento del delicato compito a cui gli agenti sono chiamati». Problemi nel numero degli operatori che si sommano ad altre carenze e difficoltà che, dietro le sbarre, spesso non vengono affrontate.
«Mi risulta – continua – dalle numerose segnalazioni pervenute dai Sindacati di categoria, che gli accordi regionali in termini di rinfoltimento del gruppo operativo mobile non siano rispettati: eppure al carcere di Trapani-Erice gli agenti in forza attualmente più volte hanno lanciato l’allarme circa l’impossibilità nel far rispettare le regole all’interno del carcere. Condivido la richiesta dei Sindacati, laddove indicano che sarebbe necessario far arrivare al carcere di Trapani-Erice un Direttore titolare al posto dell’attuale che svolge la sua mansione a scavalco e per pochi giorni la settimana, in quanto effettivo all’Ucciardone di Palermo».