P. S., sposato con tre figli, ha perso la vita questa mattina lungo la strada statale. Procedeva in direzione del capoluogo etneo a bordo del suo scooter quando, per motivi ancora da accertare, si è scontrato con un mezzo pesante che andava in direzione opposta. Sul posto alle 10 sono arrivati i familiari
S. M. Licodia, morto 43enne di Adrano sulla 284 Scontro frontale tra suo scooter e un autocarro
È il 43enne Patrizio Scravaglieri di Adrano la vittima dell’incidente mortale avvenuto intorno alle sette di questa mattina sulla strada statale 284, in territorio di Santa Maria di Licodia. L’uomo viaggiava su uno scooter in direzione Catania e si è scontrato frontalmente con un autocarro che andava in direzione opposta. Il conducente non si sarebbe fermato, salvo presentarsi al comando dei carabinieri di Biancavilla. L’impatto è stato violentissimo: il 43enne, spostato con tre figli, avrebbe riportato traumi di gravissima entità e sarebbe morto sul posto pochi istanti dopo l’incidente. I familiari sono arrivati in zona intorno alle 10.
Scravaglieri si stava recando al lavoro a bordo del suo scooter, un Honda Sh 300. L’uomo indossava il casco di protezione. L’incidente è avvenuto all’uscita di una curva, dopo un rettilineo lungo oltre cinque chilometri: il conducente del mezzo a due ruote si è visto di fronte un furgone che transitava nella carreggiata opposta. Il guidatore dell’autocarro, per cause ancora in fase di accertamento (tra le ipotesi ci sarebbero un sorpasso azzardato o una distrazione) avrebbe invaso la corsia su cui viaggiava l’Honda Sh 300. I due mezzi, che andavano a velocità non certo moderata, si sono toccati di quel tanto che ha fatto perdere il controllo del mezzo a Patrizio Scravaglieri. L’uomo, assieme al motorino, è scivolato per almeno 50 metri lungo l’asfalto, andando a sbattere violentemente contro il guard-rail laterale della statale.
Il furgone appartiene alla ditta che si sta occupando del montaggio delle luminarie a Biancavilla in occasione delle feste patronali di San Placido. Il guidatore sarebbe scappato, per poi presentarsi alla caserma dei carabinieri. I militari stanno verificando la ricostruzione fornita dall’uomo, il quale avrebbe affermato che, nonostante fosse andato via dall’incidente senza fermarsi, avrebbe allertato i mezzi di soccorso. La sua posizione è ora al vaglio delle forze dell’ordine: rischia una denuncia o addirittura l’arresto per omicidio stradale.
Sul posto si sono portati i carabinieri della compagnia di Paternò per i rilievi e la polizia stradale di Randazzo per deviare il traffico. L’Anas ha poi istituito il senso unico alternato tra il chilometro 33 e il chilometro 34. Si tratta dell’ennesimo incidente mortale su una strada, la Occidentale etnea, considerata una delle più pericolose dell’hinterland e segnata da una lunga scia di sangue.