S.Filippo del Mela, altro passo verso termovalorizzatore Ok all’Aia. Ambientalisti: «Non si è ancora deciso nulla»

Nuovo parere positivo per il termovalorizzatore di San Filippo del Mela. Ieri a Roma la conferenza dei servizi convocata presso il ministero dell’Ambiente ha concesso alla società A2A Energie Future Spa, incaricata della realizzazione dell’opera, l’autorizzazione integrata ambientale

Per la società si tratta di un passo in avanti per la costruzione del termavolorizzatore alimentato con il Css, combustibile derivato dal trattamento di rifiuti. Un impianto che trova la ferma opposizione degli ambientalisti che lo definiscono un inceneritore. La conferenza ha deciso sulla base del parere del gruppo istruttore, deliberando favorevolmente dopo la votazione conclusasi con sette favorevoli e cinque contrari, «in merito al parere istruttorio conclusivo trasmesso dalla commissione ed alla relativa proposta di piano di piano di monitoraggio e controllo trasmessa dall’Ispra». 

Adesso si attende il prossimo passaggio, quello definitivo, ovvero il rilascio della Via (Valutazione d’impatto ambientale). Si dovranno tenere conto delle condizioni poste dal Comune di San Filippo del Mela, che ha chiesto che venga fornita «un’adeguata valutazione delle criticità relative al traffico veicolare, delle necessità di approfondire il piano delle filiere di produzione del Css e del piano rischio dei trasporti, nonché il dimensionamento dell’opera ed i suoi costi di esercizio e la compatibilità dei livelli di emissione con lo specifico contesto».

Ma da tenere in considerazione c’è anche la presa di posizione del sindaco metropolitano di Messina, Renato Accorinti che lo scorso 30 aprile aveva detto no alla realizzazione di un nuovo termovalorizzatore nella centrale termoelettrica Edipower di San Filippo del Mela, perché «il progetto si pone in contrasto con gli obiettivi di salvaguardia ambientale dell’area». Secondo la valutazione del sindaco della città metropolitana di Messina «il sito produttivo andrebbe ad insistere in un’area già dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale, nonché sito di bonifica di interesse nazionale dell’area industriale di Milazzo». 

Correggono il tiro le associazioni ambientaliste che sono pronte ad impugnare davanti al Tar tutte le possibili autorizzazioni alla realizzazioni del termovalorizzatore. «Autorizzazione che al momento non c’è stata», ribadisce Peppe Maimone, presidente Adasc che avverte: «Facciamo attenzione, perché ancora non è stato deciso nulla. Tutta la partita verrà discussa quando si parlerà della Via. E il ministero dei Beni Culturali ha dato parere contrario. E ricordo che per autorizzare la realizzazione serve un parere a firma congiunta dei due ministeri».

Simona Arena

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