Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, democristiano fino al midollo, maestro insuperabile di clientele da Prima Repubblica, pensava di averli convinti. E, soprattutto, di averli ‘ staccati’ dal Movimento dei ‘Forconi’. L’assessore regionale all’Agricoltura – oggi si ‘fa’ chiamare alle Risorse agricole o alimentari e alla Pesca – Elio D’Antrassi, li aveva convocati e aveva promesso loro questo & quello. I pescatori siciliani – avevano pensato Lombardo e D’Antrassi – avevano inghiottito l’amo del governo regionale. E infatti sembrava tutto finito. Sembrava che i pescatori della Sicilia avrebbero smesso di scioperare per abbracciare la ‘causa’ del governo Lombardo.
Ieri, la ‘triste’ notizia (per il governo regionale): i pescatori siciliani, a partire dalla prossima settimana, sono di nuovo in sciopero. Di nuovo per le strade. E nelle piazze. Deporranno reti, palangari e attrezzature varie per riprendere tra le mani i ‘Forconi’. Anche perché, grazie alla protesta dei pescatori siciliani, tutte le Marinerie italiane, o quasi, sono in subbuglio. Un ‘grande risultato’ del governo Monti, che in pochissimo tempo sta canalizzando contro di sé tutte le categorie italiane. Monti e Lombardo: due facce della stessa medaglia…