Rotoli, «Forno crematorio attivo da lunedì» Ma i visitatori smentiscono la direzione

Il cimitero di Santa Maria dei Rotoli a Vergine Maria è il più grande di Palermo, ma in quanto ad efficienza di certo non brilla. Soprattutto per via del tempio crematorio guasto da mesi e che, negli anni, ha sempre funzionato a intermittenza, costringendo le famiglie a optare per l’unico forno al momento funzionante in tutta la Sicilia, quello di Messina o, addirittura, per una prolungata sosta del feretro presso il sovraffollato deposito del cimitero. Disagi e attese a non finire, mentre la lista delle salme bloccate da questa situazione da tempo irrisolta cresce vorticosamente.

Ma le cose, forse, stanno per cambiare. «Il forno crematorio dei Rotoli è in riparazione, a breve funzionerà» dice Anna Maria Aglieri, responsabile della direzione e del personale degli impianti cimiteriali, che aggiunge: «I lavori sono quasi ultimati, lunedì sarà tutto ripristinato», intonando un ritornello che suona quasi familiare: nel gennaio dello scorso anno, infatti, la stessa risposta l’aveva data, sempre a MeridioNews, l’assessore alla Mobilità Giusto Catania. Aglieri, poi, non parla solo di scadenze, ma conferma anche quanto anticipato mesi fa dallo stesso Francesco Marchese, direttore del cimitero, rispetto all’intenzione di costruire un secondo forno: «L’amministrazione si sta occupando anche di questa soluzione, che renderebbe tutto molto più efficiente. Dell’inizio di questi ulteriori lavori però non so dire nulla».

In linea con quanto affermato dall’amministrazione anche le dichiarazioni di alcuni custodi del campo santo: «Lo stanno aggiustando, ma non sappiamo quando tornerà in funzione. Proprio pochi giorni fa sono venuti dei tecnici a fare fotografie e a prendere misure, vengono da fuori» precisa un impiegato, mentre un altro aggiunge: «Noi sappiamo solo che c’è stata la gara d’appalto, non conosciamo le tempistiche dei lavori di ripristino né siamo a conoscenza del progetto del secondo forno».

Aggirandosi per i Rotoli, però, e giungendo sino alla sommità dove si trova l’incriminato tempio crematorio qualcosa sembra non quadrare. Sì perché, cumuli di sporcizia a parte, il luogo pare versare in stato di abbandono. «Non ho mai visto nessuno nei pressi del forno, non un operaio, non un tecnico» spiega un signore in visita. «È difficile credere che ci siano dei lavori in corso attualmente e che addirittura siano sul punto di essere portati a termine» rincara la dose un’altra visitatrice, che con frequenza si reca presso una tomba proprio nelle vicinanze del forno. Il cumulo di terriccio e mattoni rotti, le erbacce che sfondano il cemento, la porta logora e i sacchetti sparsi qua e là, d’altronde, lasciano titubanti. Intanto, sulla pagina del Comune dedicata ai servizi cimiteriali tutto tace, campeggia ancora il passato avviso di stop.


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