Per colpa di un guasto, l’impianto è fermo e si attende il nuovo i cui lavori, promette l'assessore, potrebbero partire anche entro l'anno, ma preoccupano gli spazi che scarseggiano. Nicotri: «Abbiamo chiesto l’autorizzazione per utilizzare parte della ex zona inibita», ma l'opposizione attacca: «Manca programmazione»
Rotoli, cremazioni sospese e pochi posti per i defunti «Presto un bando per il forno, ma servono nuove aree»
Cremazioni sospese e lunghi tempi per le sepolture. Prosegue l’emergenza al cimitero dei Rotoli a Palermo. Per colpa di un guasto, infatti, il forno della struttura nel quartiere di Vergine Maria è fermo da più di una settimana, ma l’impianto è vecchio e gli inconvenienti si susseguono da mesi, con inevitabili disagi. L’ultimo, in ordine di tempo, in seguito al crollo di alcuni mattoni nella volta del forno che «sarà riparato nei prossimi giorni», assicurano degli uffici. Ma, smaltito l’arretrato, le cremazioni si fermeranno nuovamente: già da venerdì prossimo, perché occorre cambiare il liquido proveniente dal sistema del forno. Un rifiuto speciale per cui si attende una nuova gara. Intoppi che dovrebbero essere risolti definitivamente con il nuovo impianto atteso da tempo, come assicura l’assessore agli Impianti cimiteriali Gaspare Nicotri: «Il bando sarà pronto tra pochi mesi ed entro la fine dell’anno potrebbero iniziare i lavori».
Fino ad allora, però, sarà difficile ipotizzare che tutto fili per il verso giusto. Una situazione denunciata da tempo da cittadini e anche dall’opposizione che attacca: «La situazione ai Rotoli è molto critica – afferma il consigliere pentastellato a Sala della Lapidi Tony Randazzo – Del cimitero nuovo ancora nessuna traccia e inoltre il forno crematorio, un giorno sì e l’altro pure, si guasta in quanto ormai obsoleto. E ancora, il progetto esecutivo per il nuovo forno non è ancora terminato. Paghiamo a caro prezzo – aggiunge – quella che è una chiara volontà politica nella mancanza di programmazione». Ormai gli spazi destinati alla sepoltura sono agli sgoccioli, compresa una parte delle aree prima interdette in seguito ai massi piovuti dal costone di Monte Pellegrino, un bel rompicapo per l’amministrazione.
Come conferma il direttore del cimitero Cosimo De Roberto: «Il forno è fermo per un cedimento della volta che ripareremo nei prossimi giorni – assicura – Nei primi quattro mesi dell’anno abbiamo cremato più di 350 salme, e ora ne rimangono solo nove: provvederemo tra giovedì e venerdì, ma non possiamo accettare altre richieste per via del liquido che deve essere smaltito». Un passaggio per cui è atteso l’esito della gara: la procedura non è stata ancora completata, sembra per un problema di natura tecnico-amministrativo. Nel frattempo, però, incombe un’altra emergenza: «Da maggio scorso sono state effettuate 1300 sepolture – specifica De Roberto -, ma ora sono quasi del tutto terminati gli spazi anche nella ex zona inibita».
Per l’assessore Nicotri, tuttavia, il Comune non è rimasto a guardare e le soluzioni sono già in cantiere: «Il bando per la realizzazione del nuovo forno crematorio è in itinere e sarà pronto tra qualche mese – promette – Ed entro la fine dell’anno dovrebbero partire gli interventi». Per quanto riguarda nuovi spazi da destinare alle sepolture, l’assessore precisa che «è stato chiesto all’assessorato ai Lavori pubblici l’autorizzazione per recuperare altre aree di inumazione sempre nella ex zona inibita. Da un anno ci confrontiamo con le emergenze – conclude Nicotri – perché da una parte si attende il nuovo forno, dall’altra il via libera per il nuovo cimitero che dovrà essere realizzato a Ciaculli». Peccato che sulla si sa ancora sui tempi del nuovo camposanto.