Nuovo 'bordello' al parlamento nazionale dei 'nominati'
Rosy Bindi eletta alla presidenza dell’Antimafia. ‘Competenza’ e, soprattutto, ‘conoscenza’ del fenomeno…
NUOVO ‘BORDELLO’ AL PARLAMENTO NAZIONALE DEI ‘NOMINATI’
Rosy Bindi è stata eletta presidente della Commissione Antimafia. Rimasta senza poltrona, il PD, con un blitz, approfittando dell’assenza, durante il voto, dei parlamentari del Pdl – che chiedevano un nome condiviso – hanno eletto l’ex presidente del Partito.
Ovviamente, è scoppiato il finimondo. Anche perché non c’è persona meno invisa a Berlusconi di Rosy Bindi. Insomma, un’altra occasione – almeno così sembra – di frizione tra PD e Pdl.
Anche se, sottobanco, c’è chi sussurra che l’elezione della Bindi possa essere il frutto del solito accordo tra PD e ‘traditori’ del Pdl. La Bindi ha raggranellato 25 voti, con gli 8 del candidato grillino, Luigi Gaetti.
Lo stesso Caetti e Claudio Fava di sel sono stati eletti vice presidenti.
E le reazioni?
“La delegazione del Popolo della libertà – hanno dichiarato Renato Schifani e Renato Brunetta prima della votazione – in caso di elezione di un presidente nella seduta odierna, non parteciperà ai lavori della Commissione per lintera legislatura, denunciando con questo atto lirresponsabilità del PD ed affermando la necessità di avere alla presidenza di una commissione così importante una personalità condivisa dallinsieme delle forze politiche”.
Ovviamente, il Pdl chiede le immediate di missioni della Bindi. Che, avendo arraffato una poltrona, non sembra avere alcuna intenzione di mollare: “Non posso non rispettare le 25 persone che mi hanno votato – ha replicato -. So che devo essere la presidente di tutti, ma non lo posso fare se non mi riconoscono come tale”.
Insomma, l’Antimafia nazionale muove i primi passi in un clima di rissa.