Il caso è quello di Rosanna Natoli, consigliera laica – cioè non appartenente all’ordine giudiziario – del Consiglio superiore della magistratura (Csm), l’organo tramite il quale la magistratura ordinaria italiana si auto-governa. Natoli – eletta nel Csm in quota Fratelli d’Italia e fino a qualche giorno fa componente anche della commissione disciplinare dello stesso Consiglio – in questi giorni è al centro di un caso che ha generato una polemica e le sue dimissioni dalla commissione: avrebbe incontrato nel suo studio una giudice, dandole consigli su come affrontare il procedimento disciplinare di fronte al Consiglio superiore della magistratura, contravvenendo così al segreto della camera di consiglio.
Quel colloquio privato, però, è stato registrato all’insaputa di Natoli ed è stato consegnato proprio alla commissione disciplinare del Csm, che – a sua volta – lo ha inviato alla procura di Roma per verificare la presenza di reati. Su questa vicenda un gruppo di professionisti e di cittadini – per la gran parte avvocati e avvocate – hanno scritto una lettera al presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Da molte parti Rosanna Natoli viene indicata come politicamente vicina a La Russa, originario di Paternò, in provincia di Catania. Di seguito il testo integrale della lettera.
Illustrissimo signor presidente del Senato, senatore Ignazio La Russa.
In relazione alla vicenda che ha avuto come protagonista la consigliera laica del Consiglio superiore della magistratura Rosanna Natoli, che avrebbe incontrato fuori da ogni contesto ufficiale una magistrata di Catania, sottoposta a un procedimento disciplinare, in cui la stessa Natoli era tra i giudici le poniamo queste semplici domande.
In ogni caso vorremo sapere dalla seconda carica dello Stato come lei giudica questa vicenda, che noi consideriamo gravissima e fortemente lesiva dell’immagine di un organo istituzionale così importante come il Csm. Anche perché – lo diciamo con la massima sincerità – lei, senatore La Russa, per noi è comunque responsabile della elezione della consigliera Natoli e pertanto riteniamo doverose delle sue risposte.
Primi firmatari: Goffredo D’Antona (avvocato), Flavia Famà, Nicolò D’Alessandro (avvocato), Nadia Furnari (associazione antimafie Rita Atria), Giorgio Bisagna (avvocato), Anna Bonforte (Attiva Misterbianco), Luciano Granozzi (già docente universitario), Ambra Monterosso (funzionaria statale in pensione), Tuccio Pappalardo (dirigente della polizia di stato in quiescenza), Dafne Anastasi (sindacalista), Carmelo Picciotto (avvocato), Aurelio Di Fato (capo scout Agesci), Gaia Cernuto (studentessa universitaria), Beniamino Ginatempo (docente universitario in pensione), Claudia Urzì (docente), Giovanni Favaccio (avvocato), Patrizia Maltese (saggista), Piero Mancuso (agronomo), Giusi Mascali (avvocata), Nello Pappandrea (avvocato), Valentina Costanzo (avvocata), Luigi Licciardello (pensionato), Tindaro Truglio (avvocato), Toti Domina (imprenditore), Gianfranco Li Destri (avvocato), Diego Librizzi (avvocato), Salvo Cannata (avvocato), Andrea Privitera (ingegnere), Luigi Campagna (avvocato), Nicola Giudice (avvocato), Stefano Bordoni (medico), Nicolò Vignanello, Antonio Cannavaro (avvocato), Rocco Domenico Enrico Nicolosi (comune cittadino) e Vittorio Bertone.
È stata una nottata movimentata quella vissuta da alcuni cittadini di Scordia, in provincia di…
Approfitta del buio della notte per rubare un motociclo caricandolo in macchina, ma viene individuato…
Alle 5.30 di mattina una banda di malviventi, a Scordia in provincia di Catania, è…
Una discoteca abusiva, con centinaia di persone all'interno e in assenza delle condizioni di sicurezza,…
A Palermo un carabiniere in convalescenza, per motivi di servizio, ha sventato il furto di un borsellino…
Secondo furto con scasso in un pub a Palermo in via Spagna. I ladri hanno spaccato al…