da Nino Rocca, Toni Pellicane e Pietro Milazzo
del Comitato di lotta per la casa 12 luglio
riceviamo e volentieri pubblichiamo
Rosa Geloso, una mamma sfortunata che ha tre bambine portatrici di handicap, la prima nella graduatoria della emergenza abitativa del Comune, con 52 punti, con un ampio distacco nei confronti di tutti gli altri mille iscritti, è ancora in attesa che lassessorato alla Casa le assegni un alloggio.
Son passati più di tre mesi dallultima pubblicazione della graduatoria di emergenza e, nonostante la stampa si sia in più di una occasione occupata della sua drammatica situazione (la repubblica, nella cronaca di Palermo, ha dedicato a lei due ampi articoli), nonostante le sollecitazioni avvenute da più parti, dal Comitato di lotta per la casa 12 Luglio, e persino dalla stessa Prefettura, tutto tace!
E per noi una questione morale!
Una morale che si fonda sulletica dei diritti umani e civili universalmente riconosciuti.
Se non si interviene in questo caso in cui la stessa Amministrazione ritiene grave la situazione di questa povera mamma e le assegna, il primo posto in assoluto, nella graduatoria di emergenza, cosa possiamo aspettarci di più?
Se questo assessorato non mostra alcuna sensibilità persino nei casi più disgraziati e più problematici registrati dalla stessa Amministrazione comunale, perché ci dovremmo meravigliare se migliaia di persone che vivono in condizioni miserrime, al di sotto del livello di povertà non ricevono alcuna assistenza?
Perché dovremmo meravigliarci se la notte più di cento persone dormono accampate in strada, talvolta con disagi fisici e psichici, ricevendo assistenza soltanto dal generoso volontariato, ma inadeguato per la complessità dei problemi?
Prima ancora della buona o cattiva politica ciò che manca è il senso morale dellamministrare!
Un amministratore che si mostra indifferente ai diritti civili fondamentali è un amministratore che ha perso lorientamento morale e amministra arbitrariamente avendo perso il senso della giustizia sociale.
Se non cè il senso più elementare della giustizia sociale, neppure per le famiglie con bambini portatori di handicap, allora non ci sarà giustizia sociale per nessun altro caso!
Chiediamo, allora, come semplici cittadini, allassessore del Comune di Palermo, Agnese Ciulla, di giustificare, nei confronti della città e dei suoi cittadini più disagiati, il suo operato, il senso della sua Amministrazione. Ci dica, assumendosene tutta la responsabilità, se e in che modo intende garantire il diritto degli ultimi in questa città!
Nota a margine
Senza parole…
Martedì sera, alla vigilia di Natale, a Catania un ragazzo di 20 anni è stato…
Una frana, causata dalle intense piogge, ha interrotto il transito lungo la strada provinciale 27…
Una donna di 75 anni è stata trovata morta in casa a Palermo in un appartamento in…
Mario Giovanni Spina, 46 anni. L'uomo deceduto, come riportato da Prima Tv, nella giornata di…
E se i Bronzi di Riace avessero anche dei legami con la Sicilia? L'ipotesi non…
Sparatoria a Catania. Nella prima serata di oggi nel quartiere Pigno - nella zona di…