Rivotril, anti epilettico usato come droga di strada Spacciato a San Berillo, indagini da Malta a Napoli

Il 26 settembre la polizia arresta in via Buda, nel cuore del quartiere di San BerilloLolo Jumbo. Gli agenti, prima di riuscire ad ammanettarlo, lo vedono mentre getta sotto a una macchina 160 pillole di un farmaco: il Rivotril. Ieri, nella stessa zona, tocca al senza fissa dimora Jatta Abdoulie: insieme alla marijuana, i poliziotti gli trovano nascoste nei calzini 22 pasticche dello stesso medicinale. Un segnale che, oltre alle classiche droghe, l’ultima frontiera dello spaccio di strada a Catania riguarda una sostanza utilizzata per curare ansia e disturbi epilettici. Si tratta del Rivotril, uno psicofarmaco reperibile in farmacia dietro prescrizione medica, con un costo basso – sotto ai due euro per 20 pillole – ma di cui si può acquistare solo una confezione ogni tre mesi

Se usato con alcool si rischia la soppressione del respiro

A Catania, stando alle ultime notizie di cronaca, il Rivotril viene spacciato da cittadini extracomunitari. Ma a comprarlo sarebbero anche clienti italiani. «Possiamo definirli degli sperimentatori, ma possono essere anche clienti in astinenza da oppiacei e cocaina – spiega a MeridioNews Ernesto De Bernardis, medico responsabile del Servizio tossicodipendenze (Sert) di Augusta -. Il mercato della droga normalmente non viene orientato dalla domanda, ma dalla disponibilità che c’è nelle varie piazze». Gli effetti? Possono essere letali se, come pare, il farmaco viene spesso abbinato a sostanze alcooliche. Lo spiega Giovanna Crisafulli di Federfama Catania: «È una follia. Di per sé non è un farmaco letale ma, se vengono fatte misture con oppioidi o alcool, può portare anche alla soppressione del respiro».

Sul crescente utilizzo di questo medicinale per le strade della città hanno messo il naso anche gli investigatori. I pusher di Rivotril hanno un quantitativo di dosi che non sembrerebbero essere provenienti dal circuito dello smercio legale. Ecco perché si stanno vagliando alcune piste del mercato illegale. Malta e Napoli: sarebbero questi i due canali da cui potrebbe essere importato il Rivotril a San Berillo. Ma sotto la lente d’ingrandimento potrebbero finire sia il Cara di Mineo – due ospiti, provenienti dal Gambia, di recente sono stati trovati in possesso di Rivotril, non si sa se per uso medico – sia gli ingrossi farmaceutici della provincia di Catania. Da cui il farmaco potrebbe finire nel circuito illegale anche senza ricorrere a una rapina ai camion che si occupano del trasporto dei medicinali. Come spiega a MeridioNews un dirigente farmaceutico che preferisce rimane anonimo, basterebbero un magazziniere e un farmacista compiacente per aggirare i controlli: «Poniamo che parte di una struttura si allaghi – chiarisce -, basterebbe fare una nota generica di distruzione dei prodotti affinché possano uscire fuori dal magazzino e finire nel mondo dello spaccio».

L’abuso o l’uso errato di farmaci appartenenti alla classe della benzodiazepine – che portano alla dipendenza prima e a una maggiore probabilità di consumo di droghe pesanti poi – tuttavia non è una novità. La presenza dello stesso Rivotril come droga è stato segnalato mesi fa a Bologna. E in passato a Catania, per un periodo abbastanza lungo, si è fatto spazio il Minians. Sostanza, in gocce o sotto forma di pillole, utilizzata per curare l’insonnia grave. Sentendo i racconti di chi ogni giorno è a contatto con i tossicodipendenti, diversi ragazzi sono passati in breve tempo dalle gocce per dormire a sostanze stupefacenti più pericolose. «Nel Siracusano per anni i giovani hanno assunto un medicinale per curare la tosse, oggi non più sul mercato – racconta De Bernardis -. Si comprava in farmacia senza ricetta e dentro conteneva il principio attivo dello zipeprolo. In molti sono poi passati all’eroina con effetti devastanti».


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