NONOSTANTE UNA LEGGE E ORDINI DEL GIORNO APPROVATI DALL’ARS PREVEDANO L’ESATTO CONTRARIO, I VERTICI DELLA SOCIETA’ REGIONALE CONTINUANO A SBARACCARE GLI SPORTELLI DEI PICCOLI CENTRI. IL PROBABILE RUOLO DEL ‘CERCHIO MAGICO’ DI CROCETTA
I vertici di Riscossione Sicilia spa non avrebbero alcuna responsabilità nella chiusura degli sportelli periferici. L’ordine di chiudere le sedi distaccate della società regionale che si occupa della riscossione dei tributi sarebbe stato impartito dal Governo regionale.
La storia della chiusura degli sportelli periferici è, da qualche mese, al centro del dibattito politico. Da una parte c’è l’Assemblea regionale siciliana che, con Legge e con ordini del giorno, ha stabilito che le sedi periferiche di Riscossioni Sicilia spa – società partecipata con il 99 per cento delle azioni dalla Regione siciliana – non debbono chiudere i battenti. Nonostante una Legge e gli ordini del giorno le sedi periferiche della società continuano ad essere sbaraccate, una dopo l’altra.
Tant’è vero che dopodomani – mercoledì 3 settembre – si riunirà la Commissione Bilancio e Finanze per affrontare questo tema.
Molti parlamentari di Sala d’Ercole – e lo si è visto nel corso delle ultime sedute d’Aula – sono convinti che a chiudere le sedi periferiche siano i vertici di Riscossione Sicilia spa.
A noi di LinkSicilia, invece, risulta che la storia sia un’altra. E sarebbe iniziata con una direttiva dell’ex presidente della società, Benedetta Cannata, che prevede, per l’appunto, la chiusura delle sedi periferiche della società.
Certo, a Sala d’Ercole il tema è stato affrontato politicamente. Con ordini del giorno e con una Legge. Ma nonostante la precisa volontà del Legislatore regionale, il Governo regionale non avrebbe mai impartito l’indirizzo a Riscossioni Sicilia per bloccare la direttiva che prevede la chiusura delle sedi periferiche.
In assenza di un atto d’indirizzo del Governo regionale, i vertici di Riscossione Sicilia sono tenuti a tenere conto della direttiva dell’ex presidente.
La storia è molto strana. Visto che dietro quest’operazione c’è il Governo regionale – e, con molta probabilità, il ‘Cerchio magico’ del presidente Rosario Crocetta – ci deve essere qualche cosa sotto.
Cosa? E qui le ipotesi potrebbero essere tante. Ovviamente economiche. Anche se non è facile scovarle, visto che i Comuni si sono offerti di dare a Riscossione Sicilia spa le sedi gratuitamente. Poiché il personale è quello che è – e non dovrebbe essere licenziato – non si capisce in che cosa possa risparmiare Riscossione Sicilia spa chiudendo le sedi periferiche. Mistero.
Mercoledì se ne dovrebbe sapere di più. Anche se non è detto che il Governo regionale si presenti in Commissione Bilancio e Finanze. Del resto, non è certo l’assessore regionale all’Economia, Maurizio Agnello, ad aver deciso di proseguire nella chiusura delle sedi decentrate di Riscossione Sicilia spa.
Questa non può che essere un’operazione da ‘Cerchio magico’ del presidente della Regione siciliana. Al limite, dovrebbe essere il presidente Crocetta a recarsi mercoledì in Commissione e spiegare perché, su tale materia, il Governo sta ignorando una Legge regionale e altri pronunciamenti dell’Ars.
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