Hanno seguito corsi dai tre ai cinque anni ma non hanno mai ricevuto i pagamenti che spettavano loro. È la situazione di centinaia di dottori siciliani diplomati a cavallo tra gli anni ‘80 e '90 che si sono rivolti al Codacons. E, dopo una battaglia legale, la Corte d'Apello di Roma ha dato loro ragione, condannando i ministeri inadempienti
Risarcimenti per 200 medici specializzati mai pagati Un ritardo che allo Stato costerà dieci milioni di euro
Hanno seguito il corso di specializzazione, ma non sono stati pagati. Si sono rivolti al Codacons che li ha appoggiati in una lunga vicenda giudiziaria che si è conclusa in loro favore. È la storia di 200 medici siciliani ai quali la Corte d’Appello di Roma ha dato ragione. Adesso lo Stato dovrà riconoscere a ognuno di loro circa 6.700 euro per ogni anno accademico di corso, più gli interessi maturati nel corso degli anni. Uno scherzetto che costerà allo Stato circa dieci milioni di euro. A esprimere soddisfazione è il segretario nazionale del Cocacons Francesco Tanasi che parla di «nuova vittoria e la relativa batosta per lo Stato Italiano sul fronte dei medici specializzati».
La Corte d’Appello di Roma, come già accennato, ribaltando la precedente pronuncia del Tribunale, ha accolto il ricorso presentato dall’associazione per conto di circa 200 medici specializzati siciliani che non avevano ricevuto la retribuzione loro spettante. Il giudice di primo grado aveva dichiarato prescritti i diritti relativi alle specializzazioni dei medici, tutti diplomati tra metà anni ‘80 e i primi anni ’90 del secolo passato. Ma la Corte d’Appello la pensa diversamente: «I diritti in questione si prescrivono in dieci anni – si legge nella sentenza di secondo grado – trattandosi di risarcimento del danno derivante da un’obbligazione ex lege, riconducibile all’area della responsabilità contrattuale, decorrenti dal 27 ottobre 1999 […] Tutti gli appellanti hanno interrotto la prescrizione certamente con la citazione del presente giudizio, notificata in data 26 giugno 2009 alla presidenza del Consiglio dei ministri».
«[…] In riforma della sentenza impugnata – proseguono i giudici della Corte d’Appello – condanna in solido le amministrazioni convenute (Presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri dell’Economia e delle Finanze, dell’Istruzione dell’università e della ricerca e della Salute, ndr) al pagamento delle seguenti somme: 20.142,82 euro per i medici che hanno conseguito la specializzazione triennale, 26.855,76 euro per i medici che hanno conseguito una specializzazione quadriennale, 33.855,76 euro per i medici che hanno conseguito una specializzazione quinquennale». A tali somme, precisa il Codacons, vanno aggiunti gli interessi legali e sono accordate come risarcimento danni, perciò non soggette a tassazione. Per Tanasi si tratta di un’importante vittoria non solo perché riconosce i diritti dei medici rappresentati in giudizio dal Codacons, ma anche perché tale sentenza sarà inevitabilmente destinata ad influenzare tutti gli altri giudizi sul tema.