Rifiuti, rinnovati i vertici della Srr Catania nord Il sindaco di Piedimonte Puglisi guiderà il cda

Si è chiuso oggi l’iter di rinnovo del consiglio d’amministrazione della Srr Catania nord, l’ente consortile che, ormai da sei anni, ha preso il posto dei vecchi Ato finiti in liquidazione. L’acronimo sta per Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, cioè i soggetti giuridici che – secondo la riforma varata dall’allora governo Lombardo ma attuata solo zoppicando durante il governo Crocetta – dovrebbero essere l’unico gestore in via esclusiva del ciclo dei rifiuti nei vari ambiti territoriali individuati dalla legge. 

La Srr Catania nord era così nata riunendo quattordici Comuni, i centri del nord della provincia etnea: Acireale, Adrano, Bronte, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Maniace, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, Santa Venerina. Da allora l’ente non è però riuscito a diventare operativo al 100 per cento, sebbene fra i suoi compiti istituzionali ci sono funzioni strategiche: la scelta del gestore del servizio, in un luogo degli appalti varati dai Comuni in emergenza per lunghi anni, ma anche esprimersi sulle zone dove vanno costruiti gli impianti di smaltimento e accelerare sull’incremento della raccolta differenziata.

La sfida adesso passa nelle mani di un nuovo cda, eletto dai sindaci sulla base del peso delle quote societarie possedute, calcolate su base demografica. La presidenza è andata al sindaco di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi; per la vicepresidenza è stato invece scelto Enzo Caragliano, sindaco di Riposto. Terzo componente del cda è il sindaco di Acireale, Stefano Alì, l’ente che detiene il principale pacchetto di quote. 

La partita clou era stata, in realtà, la designazione del nuovo cda avvenuta a fine settembre: Caragliano era stato il componente più votato, compattando su di sé i sindaci della zona jonico-etnea e di area centrodestra; su Puglisi, già membro del cda uscente,  invece c’era stata la convergenza dei sindaci di area Pd e del civico Angelo D’Anna, primo cittadino di Giarre. Una candidatura l’aveva avanzata anche il sindaco di Adrano, Angelo D’Agate, ma in termini di quote aggregate sul suo nome era stato superato dall’esponente del Movimento 5 stelle Alì. Dopo le divisioni di quella fase, i sindaci hanno scelto di muoversi all’unanimità su presidente e suo vice. 


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