Solo stanotte una decina gli incendi spenti dai vigili del fuoco, soprattutto in periferia. Per l'amministratore unico ci vorranno ancora dei giorni prima che la situazione torni alla normalità, mentre la sesta vasca è ormai satura: «Pochi giorni alla saturazione»
Rifiuti, nella notte oltre dieci roghi di cassonetti La Rap: «Ancora tremila tonnellate per le strade»
Strade invase dalla spazzatura e una ventina di roghi per le vie della città: è allarme soprattutto in periferia. Per i palermitani, infatti, è stato un fine settimana di passione quello appena trascorso, all’insegna dei cassonetti dati alle fiamme, mentre ancora si lavora per liberare le strade ingolfate dall’immondizia. Secondo la Rap, sono ancora oltre tremila le tonnellate di sacchetti e oggetti ingombranti accatastati da spalare, dopo l’emergenza esplosa la settimana scorsa quando i rifiuti abbandonati ammontavano a circa 9-10 mila tonnellate.
Dal comando dei vigili del fuoco fanno sapere, intanto, che tra la notte del sabato e quella di domenica sono stati eseguiti una ventina gli interventi, ed è la periferia ancora una volta a pagare il prezzo più alto. Le zone più colpite sono sempre le stesse: via Altofonte, via Leonardo da vinci, via Messina Marine, passaggio Nicola Barbato (Sperone), viale Giuseppe di Vittorio, via Messina Marine, via Leonardo da Vinci, via Galletti, e via Sperone.
Per l’amministratore unico della partecipata di Piazzetta Cairoli, Giuseppe Norata, in queste ore si lavora con il massimo impegno per fronteggiare l’emergenza ma servono ulteriori risorse e mezzi: «Abbiamo recuperato parecchio, rimango circa 2-3 mila tonnellate di rifiuti che stiamo recuperando con l’impiego di pale meccaniche. Speriamo entro la settimana di tornare alla normalità ma temo che resterà qualche piccolo strascico ancora per qualche altro giorno».
Una nota positiva il ritorno in piena efficienza del Tmb, dopo il rallentamento causato dall’incendio all’impianto: venerdì è stata ripristinata la seconda linea anche se bisogna recuperare il pregresso. «Questo ha comportato ritardi nella raccolta del porta a porta – sottolinea Norata – con il risultato che molti hanno gettato il differenziato nell’indifferenziato, e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Mi auguro che in questi giorni di crisi i cittadini rispettino scrupolosamente gli orari previsti per il conferimento».
E sotto questo profilo, la task-force anti-sporcaccioni voluta dal sindaco sembra non aver sortito gli effetti sperati: «Mercoledì è previsto una riunione con i vigili per fare il punto. Non ho ancora i dati aggiornati, ma speravamo effettivamente in risultati migliori perché l’abbandono indiscriminato di rifiuti indica che la gente non si sente controllata». Sullo sfondo, però, rimangono gli interrogativi legati alla settima vasca: «Stiamo lavorando con i nostri tecnici per agevolare l’iter del progetto esecutivo: il bando dovrebbe essere messo a gara entro fine mese».
Come già anticipato e concordato con la Regione, si agirà su due fronti: una parte della spazzatura sarà abbancata in un’area di stoccaggio temporanea all’interno di Bellolampo, mentre una parte trasferita in discariche private. Rimane da sciogliere, però, il nodo delle risorse: chi pagherà? La Rap non può certo sostenere questi costi, mentre la Regione non si è ancora espressa. Di certo c’è che con la sesta ormai agli sgoccioli, il futuro appare poco roseo: «Mancano pochi giorni alla saturazione – ammette Norata – aspettiamo solo la certificazione dagli uffici».