Il segretario regionale di questo partito chiama in causa anche il senatore Giuseppe Lumia e i vertici di Confindustria Sicilia. E parla di continuità con i precedenti Governi regionali di Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo
Rifiuti, l’affondo di Rifondazione comunista «Confermati i nostri dubbi su Crocetta»
La gestione dei rifiuti in Sicilia rimane ancora un settore con tante ombre e con pochissime luci. Ne parla in un comunicato il segretario regionale di Rifondazione comunista in Sicilia, Mimmo Cosentino, che cita l’intervista rilasciata nei giorni scorsi a Meridionews dall’ex assessore regionale Nicolò Marino.
«L’intervista dell’ex assessore Nicolò Marino – dice Cosentino – rafforza le nostre valutazioni, più volte espresse, sul vero volto di Rosario Crocetta e sulla natura dei suoi governi che sono condizionati pesantemente da esponenti di Confindustria che continuano a garantirsi situazioni di vantaggio con il mero biglietto da visita dell’antimafia e con il placet del PD».
«Si conferma – osserva ancora il segretario di Rifondazione in Sicilia – la continuità di Crocetta con Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo nel rappresentare nell’azione di governo il blocco affaristico, che diverse inchieste della magistratura hanno rivelato avere elementi di contatto con la criminalità mafiosa. Tutto ciò in un intreccio che vede, nelle scelte, operare assieme figure politiche di primo piano come Giuseppe Lumia, i vertici di Confindustria Sicilia (Montante, Catanzaro, Lo Bello), i dirigenti importanti collocati alla guida degli assessorati della Regione Sicilia, a partire dalla gestione dei rifiuti».
«Le gravissime e circostanziate accuse del dottor Marino – conclude Cosentino – richiedono alla magistratura un intervento immediato. Per parte nostra Rifondazione chiede le dimissioni di Crocetta e lo scioglimento dell’Assemblea Regionale che sarebbero un atto minimo di igiene politica».