Rifiuti, entro due settimane «commissariamo le Srr» La Regione punta a costruire impianti entro l’estate

Quindici giorni di tempo per avviare il processo di trasferimento dei lavoratori dai vecchi Ato alle nuove Società per la regolamentazione dei rifiuti e rendere queste ultime finalmente operative. Dal prossimo 15 febbraio i presidenti delle Srr che non avranno quantomeno avviato le pratiche, saranno commissariati. È in questa direzione che si muove la nuova ordinanza con cui il presidente della Regione conta di «uscire dall’impasse di questi anni».

«Finalmente – sottolinea l’assessore all’Energia e Servizi di pubblica utilità, Vania Contrafatto – manifestiamo la volontà politica di mettere mani e braccia in un sistema complesso, nel quale gli interessi sono molti e molto forti». Crocetta, nel corso della conferenza stampa indetta questa mattina, punta il dito contro l’Assemblea regionale: «Abbiamo proposto una nuova legge sui rifiuti. La commissione all’Ars ha approvato 24 articoli su 29. Intanto, però, l’estate si avvicina e noi vogliamo scongiurare l’emergenza dell’anno scorso».

Secondo il governatore, i nodi che hanno portato all’emergenza della scorsa estate nel sistema dei rifiuti sarebbero stati tre: i bassi quantitativi di differenziata, l’impossibilità di autorizzare nuove discariche dal punto di vista legislativo e il mancato adeguamento dell’impiantistica per il trattamento dei rifiuti nel territorio regionale. «Fino al 2012 – sottolinea Crocetta – il problema della raccolta e del trattamento spettava agli Ato. Dal 2013 invece avrebbero dovuto farlo le Srr. La Regione non aveva alcun potere per gestire l’impiantistica. Tuttavia, chi poteva farlo o non ne aveva più la competenza, come gli Ato, o non si è mai organizzato, come le Srr».

Insomma, le nuove società «sono state costituite, ma non hanno fatto un accidente»: mancano sia i piani d’ambito che i trasferimenti del personale dagli Ato. «Non hanno fatto gli impianti di tritovagliatura e biostabilizzzione e soprattutto più di una volta i presidenti delle Srr si sono proprio rifiutati di fare questi atti. Hanno pensato solo alla raccolta dei rifiuti con proroghe infinite, proroghe spesso di contratti illegittimi». Il motivo del rifiuto dei presidenti? «Essendo il bacino delle Srr più vasto di quello degli Ato – spiega Crocetta -, molti Comuni hanno preferito mantenere in vita all’infinito gli Ato, anche perché i liquidatori vengono nominati dai Comuni mentre per le Srr è diverso. Hanno preferito mantenere lo status quo».

Sugli impianti che dovranno essere costruiti, inoltre, Crocetta non ha dubbi: «Le Srr non fanno il loro lavoro, né penso che abbiano la capacità tecnica di immaginare un modello di impiantistica». Sarà adesso la Regione, nello specifico il dipartimento Rifiuti, a espletare le gare per gli impianti, che soltanto una volta completati saranno gestiti dalle Srr. Un commissariamento nel commissariamento. Una scelta dettata dal fatto che «dobbiamo provvedere agli impianti prima dell’estate. A partire dagli impianti di inertizzazione, perché gli inerti possono essere utilizzati anche per la pavimentazione stradale, e in questo modo i rifiuti diventano un bene. Quando le Srr entreranno a regime, queste competenze verranno trasferite a loro. Ma qualcuno gli impianti li deve pur fare, non possiamo restare alla paralisi. Si rischiano danni ambientali».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]