Rifiuti, cassonetti spostati ma nessuno lo sa Un residente: «Forse arriva il porta a porta?»

«I cassonetti all’angolo tra via Ingegnere e via Palazzotto, lì da vent’anni, da ieri mattina non ci sono più». A comunicarne la scomparsa, che comporta il disagio per residenti e commercianti della zona di non sapere dove gettare la spazzatura, è un cittadino catanese che vive da quelle parti. La zona si trova a confine tra l’area gestita dal Comune di Catania e dal Conai per la raccolta differenziata porta a porta, la parte di territorio di competenza della ditta Ipi e quella dell’Oikos. «Al pescivendolo accanto casa mia un dipendente della nettezza urbana ha consigliato di mettere gli scarti di pesce in un sacco nero ché stasera una camionetta sarebbe passata a ritirarla», continua il residente. «Può essere che anche nella nostra zona partirà il porta a porta comunale?», si domanda la titolare del panificio La spiga d’oro. Il quartiere, infatti, non è stato avvertito di eventuali cambiamenti per lo smaltimento dei rifiuti. Una situazione che MeridioNews ha cercato di verificare, contattando gli uffici di relazione con il pubblico ai numeri presenti online. 

Il primo recapito utile della lista è l’Urp comunale, il cui numero di telefono squilla a vuoto, nonostante i numerosi tentativi. Dal numero verde per i rifiuti differenziati di gestione Ipi-Oikos, una dipendente spiega: «La zona ad angolo tra via Ingegnere e via Palazzotto non è interessata dalla raccolta differenziata perché altrimenti i residenti avrebbero ricevuto la visita dei facilitatori, i quali gli avrebbero spiegato i modi e i tempi per la raccolta». «L’area è certamente di competenza diretta dell’Oikos», prosegue la centralinista. «Guardi, io penso che è partita la differenziata porta a porta», dichiarano invece dagli uffici comunali nettezza urbana-gestione diretta. Che non si spiegano come mai, però, i cassonetti siano scomparsi dal quartiere nord di Catania. E, nuovamente ricontattati, aggiungono: «Si tratta di una parte della città a confine tra la gestione Comune-Conai, Comune-Oikos e Ipi-Oikos. Comunque, se non ci sono è perché probabilmente li stanno sistemando o disinfettando per rimetterli presto dov’erano».

Nel frattempo i residenti di via Ingegnere e via Palazzotto continuano a non sapere se devono aspettarsi l’avvio del conferimento porta a porta o se devono cambiare abitudini, facendo qualche metro in più per smaltire la spazzatura. A svelare l’arcano è la ditta Ipi. «Mi spiace per la confusione che si è creata, siamo stati noi a spostare di circa 40 metri i bidoni», spiega il direttore responsabile Antonio Pedicone. «Abbiamo deciso di allontanarli per una questione di decoro, perché alle loro spalle c’è una bambinopoli. Il problema, nella fattispecie – continua il dirigente – è che spesso in quei cassonetti andavano a conferire i catanesi pigri della zona, quelli che non volevano differenziare la spazzatura e che ingolfavano i cassonetti a partire dalle otto del mattino». «È stato un provvedimento preso per via sperimentale, se la zona dovesse trasformarsi in una discarica abusiva, ricollocheremo lì i vecchi bidoni». Che, nel frattempo, sono andati a raddoppiare la postazione all’angolo tra via Etnea e via Ingegnere. «Perché non abbiamo avvertito? Se la gente si guarda intorno li vede, non li abbiamo allontanati di 200 metri, ma di 40», conclude Pedicone. 


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