Capi d'abbigliamento vintage, accessori e qualche libro. Una sola regola: non si vende e non si compra nulla. Tutto viene scambiato. Per ridurre il volume del rifiuti e trovare un oggetto sfizioso senza spendere. Un'iniziativa in voga in diverse città del Nord e che pian piano si diffonde anche in Sicilia
Riciclare e risparmiare barattando Tra moda, crisi ed eco-sostenibilità
Barattare vestiti ed oggetti per riciclare, limitare gli sprechi e risparmiare soldi. Magari sorseggiando un aperitivo in un locale del centro storico. È l’idea lanciata dai giovani proprietari del Mammut di via San Lorenzo, a Catania, che hanno organizzatro Lo svuota cantine, una serata dal sapore ecologico dedicata al baratto come soluzione per la gestione dei rifiuti.
«Lo scopo è quello di ridurre i rifiuti, dando nuova vita agli oggetti che abbiamo in casa, non usiamo più e rischiano di essere buttati. L’alternativa è barattarli», spiega Peppe Cosentino, uno dei proprietari del locale. Non solo riciclo, ma anche un modo per risparmiare in tempi di crisi. «Il bisogno oggi è più che mai attuale ? sottolinea Cosentino ? Lo scambio potrebbe essere una delle soluzioni al problema».
Molto lontana dalle serate fashion in voga al Nord – dove appassionate di capi griffati, in tempi di austerità, vanno a caccia di occasioni firmate scambiando quello che non mettono più – l’aperitivo al Mammut è più simile a un mercatino dell’usato. Se sei una ragazza, puoi trovare di tutto: t-shirt e borse vintage o alternative style, sandali etnici, accessori di ogni tipo, qualche libro. La griffe non è l’obiettivo: si cerca il capo alla moda o l’oggetto particolare, magari vintage o semplicemente di proprio gusto. Ecologico, gratis e facendo pure spazio nell’armadio. «Il target da capo firmato lo vedo poco affine a questo tipo di iniziative», dice Peppe Cosentino. Una sola regola: non si vende né si compra nulla.
Poco spazio per i maschietti, invece, almeno per questo primo incontro. A farla da padrone sono infatti i capi d’abbigliamento. «Le amiche si passano da sempre i vestiti tra loro», spiega Maria Vittoria, una tra le otto ragazze che hanno contribuito ad organizzare la serata. La logica è sempre la stessa: «Magari ciò che non va bene più a me può piacere molto ad un’altra persona». Il principio vale anche per altri oggetti, ovviamente ammessi nei baratti al Mammut. Ma un po’ più impegnativi da piazzare. «Magari passi, fai l’aperitivo e il vestito te lo metti in borsa – continua l’organizzatrice – Per un paio di rollerblade, ad esempio, ci pensi un poco».
In Sicilia le serate dedicate al baratto non sono ancora molto diffuse, anche se, pian piano, iniziative del genere prendono sempre più piede. Come punto di partenza gli incontri casalinghi tra amici: «Ho cominciato a farlo in casa, finché non abbiamo deciso di allargarci ? racconta Emanuela ? L’idea di barattare mi piace molto perché è un modo per evitare di tenere nei cassetti o in cantina quella roba che non usiamo più ma che non abbiamo il coraggio di buttare». Emanuela espone i suoi oggetti, ma è anche alla ricerca di qualcosa da portare a casa: «Cerco lo sfizio dell’oggetto diverso da indossare quando esco la sera – spiega – scambiandolo con qualcosa che non metto più invece di spendere soldi per comprarlo».
[Foto di Geomangio]