La decisione del gup del Tribunale di Caltanissetta riguarda tre ex dipendenti del Gruppo Di Vincenzo e due imprenditori di Avola. Si sospettano operazioni finanziarie occulte in favore dell'ex Presidente dell'Associazione degli edili
Riciclaggio e intestazione fittizia: rinvio a giudizio per 5 persone
Cinque persone sono state rinviate a giudizio dal gup del Tribunale di Caltanissetta per riciclaggio di denaro e intestazione fittizia di beni in operazioni finanziarie sospette in favore del costruttore Pietro Di Vincenzo, condannato in via definitiva a 9 anni e 6 mesi per estorsione e per la vendita fittizia della Nova Costruzioni.
Nel rinvio a giudizio si ipotizza anche la cessione fittizia di un ramo d’azienda sempre a vantaggio dell’ex presidente dell’Ance Sicilia. Il processo comincera’ il 13 gennaio. A giudizio andranno tre ex dipendenti del Gruppo Di Vincenzo e due imprenditori di Avola, che dovranno rispondere a vario titolo di riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Si tratta di Lucio Cancemi, Michele Dell’Utri, Davide Abbate (tutti di Caltanissetta) e degli imprenditori Giuseppe e Rodolfo Sirugo di Avola (Sr).
I fondi neri a vantaggio di Di Vincenzo sarebbero di almeno 400 mila euro divisi in 55 libretti intestati a prestanome o identita’ di fantasia, il tutto al fine di sottrarre risorse e beni alle misure di prevenzione.