Chiedono la terza irrigazione di soccorso, per provare a salvare le coltivazioni, i 12 sindaci del comprensorio irriguo di Ribera (in provincia di Agrigento), area caratterizzata dalla produzione agroalimentare di qualità, dalle arance alle pesche. I primi cittadini di Ribera, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Caltabellotta, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Cianciana, Montallegro, Lucca Sicula, Santo Stefano […]
Sindaci dell’Agrigentino chiedono l’acqua a Schifani: «I nostri prodotti d’eccellenza sono a rischio»
Chiedono la terza irrigazione di soccorso, per provare a salvare le coltivazioni, i 12 sindaci del comprensorio irriguo di Ribera (in provincia di Agrigento), area caratterizzata dalla produzione agroalimentare di qualità, dalle arance alle pesche. I primi cittadini di Ribera, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Caltabellotta, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Cianciana, Montallegro, Lucca Sicula, Santo Stefano Quisquina e Villafranca Sicula, si sono rivolti al presidente della Regione Renato Schifani e alla cabina di regia per l’emergenza idrica in agricoltura invocando un nuovo incontro urgente finalizzato «all’assegnazione di ulteriori volumi d’acqua a uso irriguo».
La richiesta dei sindaci dei comuni interessati giunge dopo il via libera, che era stato ottenuto nelle settimane scorse, dell’acqua dagli invasi Castello e Raia di Prizzi. Risorsa idrica che ha consentito di garantire due irrigazioni. Le alte temperature di questo periodo e la permanente carenza di piogge, tuttavia, rendono necessario, secondo i sindaci, avere ulteriore acqua, anche dall’invaso Leone e dalla diga Gammauta, al fine di poter garantire il proseguimento dell’irrigazione di soccorso, «indispensabile – dicono i sindaci – per assicurare la tenuta del comparto agricolo locale e scongiurare il collasso economico di tale settore primario della nostra economia. Una situazione – concludono i primi cittadini dell’Agrigentino – che sta mettendo in serio pericolo la sopravvivenza delle colture agricole e delle produzioni di eccellenza del territorio».