Rientra così nel circuito culturale della città, dice il direttore del Teatro Biondo, Roberto Alajmo che aggiunge: «Un obiettivo conseguito nel momento di massima espansione del teatro cittadino, per consentire a tutti gli operatori di guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici culturali»
Riapre il teatro Nuovo Montevergini Grazie al progetto #cittàlaboratorio
Sotto l’egida dell’Assessorato alla Cultura del Comune e del Teatro Biondo, nasce al Nuovo Montevergini il progetto #cittàlaboratorio – Teatro e idee in movimento. In questo modo si intende valorizzare il patrimonio di scritture e, al contempo, tracciare una mappa della nuova creatività, coinvolgendo e sostenendo concretamente le energie artistiche, le commistioni culturali e stilistiche, i giovani artisti. In occasione di Palermo Capitale dei Giovani 2017 e in vista di Palermo Capitale della Cultura 2018, #cittàlaboratorio avvia un laboratorio creativo, uno spazio aperto di discussione e di produzione.
«Con questo progetto il Nuovo Montevergini rientra nel circuito culturale della città – dice il direttore del Teatro Biondo, Roberto Alajmo – Un obiettivo conseguito nel momento di massima espansione del teatro cittadino, per consentire a tutti gli operatori di guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici culturali». Già sede della Scuola dei Mestieri dello Spettacolo del Teatro Biondo diretta da Emma Dante, che ha portato grandi successi nazionali ed internazionale ai giovani allievi, «con Città Laboratorio il Teatro Montevergini conferma la propria vocazione alla sperimentazione ed alla formazione all’arte teatrale, con particolare attenzione ad i giovani talenti del territorio – dichiarano il Sindaco Leoluca Orlando e l’Assessore alla Cultura Andrea Cusumano – L’inserimento nel copioso programma di una sezione dedicata ai drammaturghi della città, Gennaro, Licata, Perriera, Scaldati, collega la storia del teatro palermitano alle nuove generazioni ed anticipa in tal modo uno degli obiettivi fondanti il progetto di Capitale Italiana della Cultura».
Il progetto è partito nei giorni scorsi con il laboratorio di teatro sensoriale La poetica dello spazio, lo stupore, il rischio e la trasformazione condotto da Gabriel Hernández e Pancho García, membri fondatori del Teatro de los Sentidos, al quale hanno preso parte venti giovani performer (under 35) e che si è concluso con una presentazione al pubblico emozionante e partecipata.