Renzi a Catania, il commento di Maurizio Caserta «Nello stile Bianco, va solo dove si prendono gli applausi»

Matteo Renzi a Catania in ossequio allo stile di Enzo Bianco va solo dove si prendono gli applausi. Non che la cosa non si capisca. Nessun artista, per esempio, andrebbe mai in un teatro dove é sicuro di ricevere dei fischi. Nessun imprenditore porterebbe la sua merce dove nessuno vuole comprarla. Ma un capo del governo, nazionale o locale, non é né un artista né un imprenditore. Piuttosto dovrebbe fare esattamente il contrario. Dovrebbe andare là dove ci sono i fischi. Perché li ci sono i problemi. Non che non serva andare là dove ci sono le esperienze di successo. É certamente opportuno metterle in evidenza per rafforzarle. Ma non può essere l’unica linea.

La presenza di un capo del governo nazionale in una comunità periferica non può avere solo finalità cerimoniali o di sostegno ai governi locali. Deve portare l’attenzione sui punti di forza ed i punti di debolezza dell’area. Soprattutto sui punti di debolezza, specialmente quando quei punti hanno assunto carattere di dramma. Il tentativo di iniettare fiducia nel corpo delle famiglie e delle imprese é una operazione complicata anche se molto utile. Mostrare solo il lato buono e plaudente può servire se porta l’attenzione sulle storie nascoste. Ma la riuscita dell’operazione dipende da quanto credibile é il sistema che inietta fiducia. Se l’operazione si spinge fino a trovare qualcosa di buono nell’aumento del tasso di disoccupazione, come ha sostenuto il presidente del Consiglio, c’é evidentemente un difetto nella comunicazione che occorrerebbe correggere nel più breve tempo possibile.

Nei rituali delle visite dei politici nazionali al Sud c’é sempre una affermazione. Matteo Renzi a Catania non si é sottratto a questa tentazione. Secondo tale affermazione il paese non cresce se non cresce il Sud. Si tratta di una affermazione falsa che é noto essere falsa. La crescita é un fatto dinamico che può non avere nulla a che fare con le dimensioni del sistema economico. Può accadere che un sistema più piccolo, magari alleggerito da una sua parte anche consistente, cresca più velocemente di un sistema più grande. Se i politici siciliani e meridionali continuano a credere, e a far credere, a questa favola non fanno certo un buon servizio ai loro concittadini.

Ha fatto bene Matteo Renzi a sottolineare il ruolo delle start-up innovative. Sta li la soluzione. Ma non bastano pochi esempi di eccellenza da premiare nelle università. Si può essere innovativi anche nel piccolo commercio ambulante. Solo infittendo e ordinando il tessuto economico della città, fatto soprattutto di piccolissime imprese, si può costituire un ambiente sempre più attraente sia per le start-up che operano alla frontiera della tecnologia sia per quelle che semplicemente adottano innovazioni già sperimentate.

Catania é una realtà siciliana di primaria importanza. Deve rivendicare un ruolo di leader in alcuni settori produttivi e indicare la strada ai governi regionali. Finora l’intreccio con i governi regionali é passato solo dalla gestione delle poltrone. E dalla spartizione delle rendite. C’é uno spazio tutto da riempire che potrebbe vedere la città protagonista della dinamica economica e sociale dell’isola. Ma ci vuole un po’ di più di una visita, un po’ troppo protetta del presidente del Consiglio.  


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]