Se le scrive, se le suona e se le canta pure. Ed è ancora poco. In questo caso, il presidente della Regione Siciliana se le premia anche. È lo strano caso di Renato Schifani nominato Ambasciatore dell’ambiente all’interno della prima edizione del premio Custode dell’ambiente. Un premio organizzato dal suo stesso assessorato regionale del Territorio […]
Regione, Schifani si premia da solo: a farlo Ambasciatore dell’ambiente è il suo stesso assessorato
Se le scrive, se le suona e se le canta pure. Ed è ancora poco. In questo caso, il presidente della Regione Siciliana se le premia anche. È lo strano caso di Renato Schifani nominato Ambasciatore dell’ambiente all’interno della prima edizione del premio Custode dell’ambiente. Un premio organizzato dal suo stesso assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente ad Agrigento. Diretto dall’assessora Giusi Savarino, in quota Fratelli d’Italia. Che ha, di fatto, premiato il suo capo. E non solo: pure il presidente del Senato Ignazio La Russa, e dell’Ars Gaetano Galvagno. Per parafrasare Andy Warhol, insomma, «una medaglia non si nega a nessuno». Solo dopo, anche a un lungo elenco di imprese, realtà e qualche amministratore locale.
La motivazione del premio

L’autocelebrazione, però, rimane una novità che stupisce. Così come le motivazioni del premio per l’ambiente assegnato a Schifani: «Per aver sostenuto con determinazione soluzioni innovative per trasformare i rifiuti in risorsa – si legge in una nota della Regione – dando impulso alla realizzazione dei termovalorizzatori di Palermo e Catania. E aver promosso un nuovo sistema che permetterà alla Sicilia di archiviare le discariche, per un modello moderno, pulito ed efficiente». Il riferimento è al nuovo piano regionale dei rifiuti approvato da Schifani, che però le discariche le amplia – da 2 a quasi 9,5 milioni di metri cubi – e ne prevede anche una nuova, a Pachino, nel Siracusano. Archiviate, dunque, le emergenze: dagli incendi del 2023 alle dighe siciliane che, seppur operative, non sono mai state collaudate. Passando per il consumo eccessivo di suolo.
La dichiarazione di Schifani
Ma Schifani prende il premio e raddoppia. Sottolineando come la tutela dell’ambiente sia ormai per tutti, e per la Regione Siciliana in particolare, «un valore non negoziabile, primario, insito nel nostro essere siciliani». E ne approfitta per un ulteriore annuncio, uno di quelli che, dice, cambierà il futuro dell’Isola. «A breve sarà restituito a Palermo e alla Sicilia il Castello Utveggio – spiega il presidente – destinato a ospitare convegni internazionali di grande livello. Mi impegno a organizzare lì una grande conferenza internazionale per l’ambiente». E, chissà, magari anche una seconda edizione del premio. In cui a essere premiato potrebbe essere un assessore. Di tutto questo, però, resta un’immagine: la stretta di mano tra l’azzurro Schifani e la meloniana Savarino. Pace fatta? Vedremo. La campagna elettorale è ancora lunga.
Gli altri premiati
Ma Schifani ha dovuto dividere la ribalta con un illustre collega: il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha ricevuto il premio Custode dell’ambiente, intervenendo in videocollegamento. E pure con il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, pure lui insignito del titolo Ambasciatore dell’ambiente. Come Schifani. A margine, è toccato anche a imprese, enti e realtà. Compresi il Comune di Messina, con il sindaco Federico Basile, e Oliveri, con il primo cittadino Francesco Iarrera.