Secondo i giudici del tribunale di Palermo, Vincenzo Cirà avrebbe pressato la casa di produzione Magnolia Fiction affinché assumessero come attore Francesco Vella. L'uomo è stato poi preso come addetto alla sicurezza. La vicenda è venuta fuori dall'indagine Cerbero che nel 2012 portò a 41 arresti
Regione, quattro anni a funzionario turismo Pretese assunzione in fiction con Scamarcio
La fiction è andata in onda nel 2011, ma la condanna per il funzionario regionale Vincenzo Cirà è arrivata soltanto oggi. La seconda sezione del tribunale di Palermo lo ha infatti condannato a quattro anni, già componente della segreteria tecnica dell’ufficio di gabinetto dell’assessorato regionale del Turismo, con l’accusa di concussione nei confronti della Magnolia Fiction.
Il funzionario regionale avrebbe preteso l’assunzione di una persona sul set della fiction tv Il segreto dell’acqua con Riccardo Scamarcio. Cirà avrebbe mirato a un ruolo da attore per Francesco Vella nel corso della fiction ambientata nel capoluogo siciliano: Vella alla fine venne assunto, anche se non come attore ma come addetto alla sicurezza. A condurre le indagini sono stati i sostituti Amelia Luise e Gianluca De Leo.
Vella – assistito dall’avvocato Nora Campo – è stato assolto dall’accusa di estorsione per «non aver commesso il fatto». Assolte anche tre persone accusate di traffico di stupefacenti: Vincenzo Cosenza, Alessandro Longo, Crocifisso Di Gennaro, assistiti da Antonio Gargano e Debora Speciale. Il processo nasce dall’indagine Cerbero che portò in carcere 41 persone nel 2012. Nell’inchiesta emersero richieste di pizzo a bar, ristoranti, una focacceria a due passi dal tribunale, imprese edili e alla Magnolia fiction.