Regione, la Cgil rompe con il Governo Crocetta sulla ‘Rotazione’ dei dipendenti

“La speranza che l’incontro di oggi potesse servire a superare una falsa partenza del Governo e ad avviare il confronto sul personale della Regione siciliana, si è spenta sin dalle prime battute”.

E’ durissimo il commento di Michele Palazzotto  (nella foto a sinistra) e Enzo Abbinanti, esponenti di punta della Cgil funzione pubblica della Sicilia (Palazzotto è il segretario generale, Abbinanti è componente della segretarie regionale).

Argomento: l’incontro convocato stamattina dall’assessore regionale all’Autonomia locali, Patrizia Valenti a proposito della ‘Rotazione’ del personale ella Regione (dirigenti e funzionari) già avviata dal Governo della Regione senza la concertazione con le organizzazioni sindacali.

L’incontro di stamattina sarebbe dovuto servire per avviare la concertazione. Ma dai vertici della Cgil siciliana la chiusura verso l’iniziativa del Governo sembra totale: “Invece di spiegare il piano di riorganizzazione della Regione di cui tanto si è parlato in questi giorni sulla stampa – denunciano Palazzotto e Abbinanti – è stato chiesto ai sindacati di spiegare le proprie proposte e questo la dice lunga sull’idea di relazioni sindacali che ha questo Governo”.

“La Cgil – aggiungono – è disponibile ad aprire una discussione sui processi di riorganizzazione e a definire le regole che devono sovrintenderla, ma non può tollerare che si spacci l’incontro odierno come l’avvio di una concertazione senza che ancora nulla è dato sapere sui piani del Governo. L’impressione netta che abbiamo avuto è stata quella di un incontro di facciata che è servito solo a dare qualche giorno di tempo al Governo per continuare nella sua strategia verticistica finalizzata alla campagna elettorale piuttosto che a mettere in atto reali processi di cambiamento.”

“La nostra organizzazione sindacale – concludono Palazzotto e Abbinanti – rivendica il ruolo che in questi anni ha svolto di impulso ad un’amministrazione regionale permeata di incrostazioni e scollegata da un qualsivoglia sistema di regole. Non possiamo consentire che si faccia propaganda su un tema così importante e delicato. Per questo la Cgil valuterà in quali termini agire per reprimere la condotta antisindacale del Governo e dell’amministrazione regionale”.

 


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