Gli appelli al voto e la speranza di un'inversione di tendenza nella disaffezione nei confronti della politica si fermano davanti alla freddezza dei numeri. Ancora una volta, infatti, a rappresentare la maggioranza dei siciliani è il partito degli astensionisti. Uno scenario simile a quello di cinque anni fa. Tutti i dati dai nove collegi
Regionali, urne chiuse: affluenza finale del 46,76% Partecipazione al voto di poco sotto quella del 2012
Cinque anni dopo, la prima riflessione sulle elezioni regionali non è cambiata. Oltre la metà dei siciliani degli aventi diritto non ha risposto agli appelli al voto. L’affluenza finale – registrata alla chiusura delle urne, decisa per le 22 – è stata del 46,76 per cento. Nel 2012, il dato conclusivo era stato del 47,41.
La provincia in cui si è registrato l’afflusso maggiore è stata quella di Messina, con il 51,69 per cento, mentre il collegio con la percentuale più bassa è quello di Enna, con il 27,23 per cento. Queste le percentuali dalle altre province: Agrigento 39,6 per cento; Caltanissetta 39,83; Catania 51,58; Palermo 46,4; Ragusa 47,48; Siracusa 47,55; Trapani 45,43. Nel complesso sono state quasi 24mila le preferenze espresse in meno rispetto all’elezione dell’ottobre 2012. Il trend rispecchia il dato registrato alle 19.
Quella di oggi era una giornata attesa da molti. Per la prima volta, infatti, si è votata una composizione ridotta dell’Ars, che è passata da 90 a 70 scranni. Così suddivisi: Palermo ne avrà 16, Catania 13, Messina 8, Agrigento 6, poi seguono Siracusa e Trapani con 5, Ragusa con 4, Caltanissetta avrà 3 seggi, mentre 2 andranno alla provincia di Enna. La ripartizione avverrà con il metodo dei resti più alti, a cui potranno ambire le liste che a livello regionale avranno superato la soglia di sbarramento del 5 per cento.
Fin dalla mattina si è avuta l’impressione secondo cui ancora una volta sarebbero stati gli astensionisti la componente più ampia dell’elettorato. A dimostrazione di come la disaffezione nei confronti della politica sia un processo ancora in corso, nonostante fossero parecchi a confidare in un’inversione di tendenza. Queste valutazioni, tuttavia, adesso lasceranno spazio alle valutazioni sui risultati. Lo scrutinio inizierà alle 8 di domani, ma fino ad allora le riflessioni riguarderanno gli exit poll, che vedono avanti di circa tre punti percentuali Nello Musumeci su Giancarlo Cancelleri. Più staccato al terzo posto il candidato di centrosinistra Fabrizio Micari, quarto Claudio Fava. Ultimo, come ampiamente previsto alla vigilia, Roberto La Rosa.