Regionali, i gruppi parlamentari si rifanno il look Nomi uguali alle liste, per evitare raccolta firme

L’Aula è convocata per il prossimo 19 settembre e all’ordine del giorno c’è soltanto un criptico comunicazioni. Per l’ultima volta probabilmente in questa legislatura, i 90 inquilini di sala d’Ercole torneranno a sedere sui loro scranni prima dell’addio alle armi. Impossibile, al momento, prevedere chi tra loro riuscirà ad aggiudicarsi uno dei 70 posti a sedere disponibili per la prossima legislatura. In ogni caso, tra le comunicazioni che verranno date nel corso della seduta, ci sarà anche la modifica ai nomi dei gruppi parlamentari. Il motivo è semplice: la normativa prevede, come spiegato sul sito dell’assessorato agli Enti Locali, che «nessuna sottoscrizione è prevista per i partiti politici costituiti presso l’Assemblea regionale siciliana in gruppo parlamentare».

Insomma, rinominare il proprio gruppo con il nome della lista che sarà presentata il prossimo 6 ottobre eviterà ai partiti i banchetti in giro per le piazze siciliane per raccogliere le firme necessarie per chi non ha rappresentanza negli organi politici. Per Trapani, Ragusa, Siracusa, Agrigento, Enna e Caltanissetta sono necessarie tra 150 e 300 firme per ciascun collegio, tra 300 e 600 firme servono invece per presentare una lista nel collegio di Messina, mentre tra 600 e 1.200 firme nei collegi di Palermo e Catania. Tra le 1.800 e le 3.600 firme, invece, la soglia per la presentazione del listino regionale del presidente (ma si può firmare in contemporanea sia per il listino che per una lista provinciale).

Una scocciatura, insomma, che partiti, movimenti e gruppi politici cercano di evitare, dove possibile. La exit strategy, appunto, è la possibilità di bypassare i banchetti, a patto che esista il gruppo costituito all’Assemblea regionale. Ed ecco che, per esempio, Alternativa popolare potrebbe diventare Ap-Centristi per Micari, esattamente come la lista che sosterrà il candidato governatore vicino a Orlando. Sarà costituito anche il gruppo dell’Udc, assente in questo momento dalla compagine parlamentare, dopo l’annuncio dell’investitura dell’ex forzista Vincenzo Figuccia a coordinatore provinciale a Palermo del partito guidato da Lorenzo Cesa. Si era portato avanti col lavoro, invece, Nello Musumeci, che già da tempo aveva aggiunto al suo gruppo Lista Musumeci lo slogan della sua campagna elettorale, #DiventeràBellissima

Tra i possibili ritorni anche quello del Megafono, evaporato praticamente insieme ai primi assessori in giunta a palazzo d’Orleans, mentre non si placa la polemica tra Rosario Crocetta e i suoi attuali assessori in vista delle candidature per le regionali. Il governatore, infatti, in una lettera vergata di suo pugno non ci gira intorno: «Il nostro – ha scritto all’assessore alla cultura Carlo Vermiglio – è un governo politico e quindi ho chiesto a tutti gli assessori della giunta di impegnarsi in prima persona nelle prossime elezioni regionali, perché abbiamo il dovere di creare tutte le condizioni per vincerle». La risposta di Vermiglio, in tal senso, è stata quella di preannunciare le dimissioni

Sono poi insistenti le voci di corridoio che vogliono imminente la costituzione del gruppo Arcipelago Sicilia, omonimo della lista a cui sta lavorando Leoluca Orlando, che proprio oggi ha convocato l’assemblea dell’Anci Sicilia. Il gruppo in questo caso non avrebbe al momento rappresentanti eletti a palazzo dei Normanni e così al momento non è dato sapere quali saranno i deputati che approderanno al gruppo per evitare il fastidio della raccolta firme.

Gli unici, insomma, a dover allestire i banchetti sembrano essere i partiti a sinistra del Pd che sostengono il ticket tra Claudio Fava e Ottavio Navarra. Mentre per il Movimento 5 stelle, che da ieri corre il rischio di dover rifare le Regionarie, Partito democratico e Forza Italia non ci saranno problemi legati alla raccolta firme considerato che alle urne si presenteranno con il nome e il logo di sempre. Per il resto, Ars libera tutti.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]