Referendum trivelle, reazioni dalla politica regionale Crocetta: «Ho votato no, la gente ha altri problemi»

«Un referendum strumentale». Ne è convinto il governatore Rosario Crocetta che commenta a caldo i primi dati che arrivano dai seggi. «Io sono andato a votare – sottolinea a MeridioNews – perché lo considero un dovere civico, ma ho votato no. Le vicende ambientali non possono essere affrontate con un referendum, abbiamo bisogno di liberarci dei combustibili fossili ma si tratta di un processo lungo, che di certo non si risolve con un sì o un no».

Secondo il governatore siciliano, il dato di Gela (dove l’affluenza si è fermata a un timido 15,18 per cento, tra le più basse d’Italia), «più di ogni altro deve fare riflettere. Proprio in una città che le trivelle le ha avute, la gente ha scelto di non andare a votare. Segno evidente che il referendum non ha parlato al cuore della gente, che oggi ha altre preoccupazioni nella testa». «Non è così che si affronta la questione energetica – aggiunge il primo inquilino di palazzo d’Orleans – Va concordata quantomeno tra tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Che senso avrebbe non avere le trivelle vicino Bari, quando resterebbero comunque quelle più vicine alle coste albanesi?». «Ciò non toglie – conclude i governatore – che la battaglia per liberarci da petrolio debba continuare, ma in altre sedi e con una pianificazione reale».

Diversa la posizione del renziano Baldo Gucciardi, che proprio a MeridioNews aveva affidato la sua scelta di seguire la linea del premier e disertare le urne: «Mi sono astenuto con convinzione e, fermo restando il rispetto delle opinioni di chi ha votato, mi auguro che questo referendum serva a farci comprendere come le battaglie ideologiche su temi strategici complessi come quello delle politiche energetiche siano solo controproducenti per il Paese». «Mi auguro – aggiunge l’assessore regionale alla Salute – che si avvii una nuova fase nella quale il rispetto dell’ambiente sia, per tutti, vero e reale, e non invece urlato o utilizzato come un feticcio o peggio ancora come strumento di battaglie politiche di parte».

Tutto tace invece, tranne qualche timida eccezione, sul fronte del sì alla campagna referendaria. È il caso di Angela Foti, capogruppo dei deputati 5 Stelle all’Ars, che è convinta che «nessuno che non sia uno stolto può gioire in assoluto dell’esito del referendum. Il mancato raggiungimento del quorum rappresenta la patologia cronica di un paese sotto shock che non riesce ad uscire dall’apatia e dalla rassegnazione». «Complice il governo di non eletti – prosegue il j’accuse di Foti – che, a braccetto dei petrolieri, come la cronaca giudiziaria di questi giorni ci sta drammaticamente confermando, scrive norme che impoveriscono il Paese e massacrano l’ambiente attraverso l’uso spregiudicato della forza». 

Diversi, per Foti, i problemi con cui si è scontrato l’appuntamento referenderaio: «I tempi risicati per andare al voto, il ruolo della disinformazione tv e l’appello all’astensionismo di importanti figure istituzionali hanno dato il colpo di grazia alla consultazione che, comunque, nel suo insieme è degna di approfondimento». Secondo la deputata pentastellata, «15 milioni di elettori si sono espressi nella quasi totalità per il . Il tema delle fonti energetiche rinnovabili è entrato nel dibattito non solo politico ma nel quotidiano degli italiani. La conversione ecologica del Paese è in atto, questo è il dato da cui non si può prescindere».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]