A parlare ad Adnkronos è Carmine Lopez, comandante interregionale Italia Sud-Occidentale della guardia di finanza. Nel mirino anche le separazioni matrimoniali sospette per ottenere due erogazioni individuali, anziché una di coppia
Reddito di cittadinanza, al via i controlli sui furbetti «A Palermo da inizio anno 1200 cambi di residenza»
Lotta ai furbetti del reddito di cittadinanza. Con l’avvicinarsi dell’inizio delle erogazioni delle somme legate a uno dei provvedimenti governativi più attesi, cresce anche l’attenzione delle forze dell’ordine per i possibili tentativi di accaparrarsi le somme senza averne i requisiti o creando ad hoc le condizioni necessarie ad accedere al reddito. A confermarlo all’agenzia di stampa Adnkronos è il generale Carmine Lopez, comandante interregionale Italia Sud-Occidentale della guardia di finanza.
Lopez conferma che dai controlli fatti dai finanzieri risulta che «solo a Palermo ci sono stati nel mese di gennaio oltre mille cambi di residenza, e nella prima settimana di febbraio sono già state fatte duecento richieste di cambi di residenza. E parliamo solo della città di Palermo». Nel mirino delle Fiamme Gialle ci sono anche i possibili casi di separazioni matrimoniali stabilite a tavolino per far sì di poter richiedere due redditi di cittadinanza individuali anziché uno di coppia. «Senza parlare delle crisi matrimoniali che la possibile introduzione del reddito di cittadinanza ha determinato – commenta Lopez – Perché una cosa è avere a disposizione 780 euro ciascuno, un’altra cosa è avere oltre 1.200 euro a nucleo familiare. Se, invece, ci si separa sono 780 euro a testa».
Intanto proprio oggi il Senato ha approvato l’emendamento che introduce nuove modifiche al decreto sul reddito di cittadinanza. Tra le misure previste i controlli per chi risulta divorziato o separato da settembre scorso in poi, ma anche per chi ha cambiato residenza. Ok anche alla norma che obbliga gli stranieri a presentare una certificazione rilasciata dala competente autorità estera in merito alla situazione reddituale e patrimoniale. Esentati dalla presentazione i rifugiati politici. Stop al reddito, infine, per chi si è licenziato nei dodici mesi precedenti alla richiesta di accesso al reddito di cittadinanza.