Ci sono uno svizzero, un bulgano e un macedone nella frazione Macchia di Giarre. E in macchina hanno una pistola, quattro mazze, tre coltelli e un cane di grossa taglia, per un recupero crediti finito in piazza Lanza
«Recuperano» auto per conto di società di leasing La storia del furto che collega Giarre e la Svizzera
Quando sono stati arrestati, hanno dichiarato di essere stati incaricati dalla società di leasing proprietaria della macchina che stavano rubando. E non è la cosa più strana di questa storia che collega Giarre con la Svizzera, la Bulgaria e la Macedonia. Sono queste, del resto, le nazionalità di M. C. (49 anni), V. V. T. (52 anni) e U. S. (29), arrestati nel Comune ionico con le accuse di furto aggravato in concorso, porto abusivo di armi da fuoco, possesso ingiustificato di chiavi alterate e porto di oggetti atti a offendere.
La faccenda comincia così: un uomo prende in leasing una costosa Mercedes classe A Amg ma, dopo qualche tempo, per via di problemi economici, non può più onorare il pagamento mensile. Così comunica alla società la sua disponibilità alla restituzione dell’autovettura. Poche sere dopo, però, in casa quella macchina viene rubata. L’uomo viene avvertito dalla figlia, che chiama anche i carabinieri, del fatto che qualcuno aveva scassinato il garage della loro casa a Macchia, frazione di Giarre, e aveva portato via la vettura.
Le forze dell’ordine fanno subito partire le ricerche. Ma devono arrivare solo fino a via Finocchiaro Aprile, sempre a Giarre, per trovare l’automobile con a bordo i tre uomini. «Ladri, o presunti tali», commentano i carabinieri in una nota diffusa alla stampa. Perché loro, appena bloccati, spiegano alle forze dell’ordine di essere stati incaricati dalla società proprietaria della Mercedes di procedere al suo recupero. Avvenuto, in effetti, sebbene tramite furto.
I carabinieri, comunque, vanno avanti e perquisiscono loro e il furgone Volkswagen T6 con il quale erano arrivati. È così che sequestrano una pistola Glock 42 calibro 9 con cinque cartucce nel serbatoio, tre coltelli a serramanico, quattro mazze, un grimaldello, due sacche a pompa usate per divaricare gli sportelli delle auto. Nel furgone c’erano anche due cani, di cui uno di grossa taglia. Un kit articolatissimo. I tre sono adesso nel carcere di piazza Lanza, mentre la Mercedes è tornata all’uomo che ne ha denunciato il furto.