Documentarsi, lavorare alla sceneggiatura e interpretare opere letterarie. È l'attività organizzata all'interno della casa di reclusione in provincia di Siracusa. Il prossimo volume selezionato è quello di Simona Lo Iacono che vede al centro uno dei procedimenti legati al processo di Norimberga. «Vi darà la possibilità di vivere un vero e proprio ribaltamento dei ruoli», ha spiegato rivolta ai partecipanti
Read and fly, un progetto per i detenuti di Augusta Metteranno in scena Effatà, libro della giudice Lo Iacono
Read and fly è uno dei programmi organizzati all’interno della casa di reclusione di Augusta, in provincia di Siracusa, che prevede la messa in scena di romanzi da parte degli stessi detenuti. Uno dei volumi scelti è Effatà, scritto dal magistrato del tribunale aretuseo Simona Lo Iacono. La storia vede al centro della trama gli effetti degli esperimenti effettuati sui bambini dal regime nazista – il programma di eugenetica Aktion T4 – e la successiva vicenda all’interno del processo di Norimberga. I dodici detenuti hanno incontrato la scrittrice nel corso degli incontri preparatori, ai quali seguirà la stesura della sceneggiatura vera e propria.
«Teniamo molto all’attività espressiva all’interno del carcere – spiega il direttore Antonio Gelardi – cerchiamo di espanderla a quante più persone possibile proprio perché crediamo al suo potere liberatorio». Il gruppo – che potrebbe modificare la sua composizione per eventuali scarcerazioni o nuovi arrivi – ha accolto molto positivamente l’idea di mettere in scena la storia scritta da Lo Iacono.
Il progetto Read and fly è partito nel novembre 2013 e i partecipanti hanno già affrontato testi importanti di autori come Shakespeare e Wilde. «Ho scelto di lavorare su questo libro invece che su altri perché è un libro che parla di colpa e di redenzione – ha spiegato Simona Lo Iacono ai detenuti – e perché rappresentando uno dei sottoprocessi di Norimberga, quello ai dottori, vi darà la possibilità di vivere un vero e proprio ribaltamento dei ruoli. Ed è proprio questo scambio di visioni della vita che è sempre fonte di una grande crescita spirituale». «Certo che la vita è strana, mai avrei potuto immaginare di fare il pubblico ministero», ha affermato divertito un uomo condannato per narcotraffico internazionale al quale è stato affidato il ruolo di Telford Taylor, il pm statunitense.
Per i detenuti il prossimo appuntamento è previsto per il prossimo mese, quando chiuderanno la fase di lettura dei libri e dei documenti relativi al periodo storico.