La rassegna del Teatro del Baglio di Villafrati, prenderà il via 29 aprile e terminerà il 4 giugno. Quattro le compagnie che portano in scena temi scottanti dall'anoressia alla solitudine, al distacco, passando per la prostituzione
Rassegna Verba Manent, il 29 spettacolo d’esordio «In scena opere diverse per uscire fuori dai confini»
Il Teatro del Baglio nato nel 2004 da un lavoro di ristrutturazione del granaio di palazzo Filangeri di Villafrati con la seconda edizione della rassegna Verba Manent mira a uscire dai propri confini per abbracciare tutto il territorio siciliano. il piccolo teatro che conta 200 posti interni, meta per lo più dei cittadini di Villafrati, Misilmeri, Godrano con questi quattro spettacoli forte dei diversi accordi con le strutture gastronomiche e ricettive vuole ampliare il suo target. Lo spettacolo di esordio, la sera del 29 aprile. In scena la compagnia Frosini – Timpano con lo spettacolo Digerseltz. La regista, Elvira Frosini sviluppa contemporaneamente il duplice tema dell’anoressia e della voracità nel mondo contemporaneo. La stessa voracità metaforicamente rappresentata dal corpo degli attori. Il 13 maggio sempre alle ore 21.30 sarà la volta di una compagnia di Parma che porta in scena Homologia, regia di Alessandra Ventrella che si sofferma sul tema della solitudine di un anziano che sembra riprender vita nel giorno del suo compleanno. La particolarità di questa rappresentazione è l’uso delle arti figurative e la totale assenza della parola e di un testo.
«Abbiamo puntato a spettacoli di tipo differente – racconta il direttore artistico della rassegna Valeria Sara Lo Bue – i cui autori e al tempo stesso registi rappresentano anche una diversità generazionale. Inoltre abbiamo cercato di ampliare l’offerta dei nostri spettacoli che non saranno solo serali ma anche pomeridiani». Si tratta infatti degli ultimi due spettacoli, portati in scena da due compagnie siciliane: una messinese ed una palermitana.
La prima, il 21 maggio alle ore 19.15 , porterà sul palco Mari di Tino Caspanello, dove i due attori e registi trattano il tema del distacco tra mare e terra e tra uomo e donna. Il testo è stato scritto in dialetto messinese. La rappresentazione è quasi una partitura musicale nella struttura e nel suono delle parole che richiamano il calmo mare notturno.
La seconda sotto l’occhio attento del regista Giacomo Guarnieri, palermitano e allievo dell’attrice nonché regista Emma Dante, il pomeriggio del 4 giugno nello spettacolo Serā Bisbetica analizzerà il tema della prostituzione ambientata in un’ azienda agricola a conduzione familiare. L’incontro delle due protagoniste, Alina e Nicoleta con il loro prevaricatore, Zio che esprime la sua brama ai danni di queste donne vulnerabili.
«Il nostro teatro è per tutto il territorio- afferma Salvatore La Barbera- presidente dell’Istituto Teatro del Baglio, e per far ciò nel tempo abbiamo cercato di coinvolgere gli artisti locali e a diversificare i generi dei nostri spettacoli: dal contemporaneo al popolare e al comico. Nel tempo e a fatica siamo riusciti ad andare avanti con l’ausilio dei contributi comunali e in ultimo al Fondo unico dello spettacolo, ma credo anche nella sostenibilità generale. Abbiamo realizzato anche dei laboratori a cui partecipano bambini e ragazzi che nel tempo magari diventano attori o fruitori della nostra realtà teatrale sempre pronta a fare rete, come è accaduto con il Teatro Nisseno e con il centro culturale Agricantus di Palermo» . Una primavera all’insegna della Cultura quella che aspetta il pubblico della valle di Rocca Busambra e dintorni che chiama a raccolta soprattutto i giovani mettendo in campo dei prezzi invitanti, 5 euro è il costo del singolo biglietto mentre l’abbonamento è di 15 euro.