Si parte il 6 maggio e si concluderà l'8 luglio. Si alterneranno le due tragedie di Eschilo ed Euripide con la commedia di Aristofane. «Lo scorso anno 119mila persone hanno scelto di assistere a questo evento culturale. Ripartiamo per una stagione di grande qualità», spiega il presidente della Fondazione
Rappresentazioni classiche al teatro di Siracusa Nel 2017 Sette contro Tebe, Le Fenicie e Le Rane
Le tragedie i Sette contro Tebe di Eschilo e le Fenicie di Euripide e la commedia le Rane di Aristofane. Sono queste le tre opere che verranno messe in scena per il 53esimo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa.
La nuova stagione che la Fondazione Inda si appresta ad allestire, forte del record di presenze registrato lo scorso anno con 119mila spettatori in 42 giorni di rassegna, ruota intorno al legame fra la città e il teatro. Il debutto è previsto il 6 maggio e la stagione si protrarrà fino all’8 luglio per un totale di 54 rappresentazioni.
«Il Festival di Siracusa è la più importante rassegna di teatro di prosa in Italia – ha ribadito il commissario straordinario Pier Francesco Pinelli che ha pensato il programma delle rappresentazioni supportato da una commissione di esperti –. Lo scorso anno 119mila persone hanno scelto di assistere a un evento culturale che solo l’Inda e Siracusa possono offrire. Ripartiamo da questo consenso per allestire una stagione di grande qualità».
Il terrore della guerra e il conflitto tra privato e ragion di Stato saranno al centro della tragedia Sette contro Tebe, che torna al Teatro greco per la quarta volta a Siracusa dopo gli allestimenti del 1924, del 1966 e del 2005. Stavolta il regista sarà Marco Baliani. A mettere in scena la tragedia corale del ciclo tebano le Fenicie, che torna dopo 50 anni dall’unica rappresentazione nel 1968, è Valerio Binasco, il fondatore della Popular Shakespeare Kompany che insegna recitazione alla scuola del Teatro Stabile di Genova. A Giorgio Barberio Corsetti è stata affidata la regia della commedia del mondo rovesciato Rane di Aristofane, che viene inserita nel programma delle rappresentazioni classiche per la terza volta dopo il 1976 e il 2002.
«Stiamo allestendo una stagione ricca di novità e spunti interessanti, talora sofisticati – ha detto ancora il commissario Pinelli –. Il teatro fa parte dell’identità stessa di Siracusa, ma la stagione dell’Inda prevede anche tournée nei teatri di pietra italiani e l’appuntamento con il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide. A questi eventi – ha concluso – si affiancheranno anche le tante iniziative che la Fondazione Inda curerà a Siracusa insieme a istituzioni e scuole».