Rapinarono una tabaccheria in via Ausonia Arrestato uno dei due malviventi

La rapina risale alla scorsa estate. Dopo uno studio attento di tutti gli indizi ed individuata la compatibilità di un’impronta palmare lasciata sul motociclo utilizzato per la fuga, i poliziotti della Squadra Mobile hanno stretto il cerchio su Angelo Ferrazzano, soggetto già noto per numerosi precedenti di furto in abitazione compiuti fra il 2009 e il 2011.

Lo scorso 30 agosto, due giovani armati di fucile a canne mozze si erano recati presso una tabaccheria di via Ausonia e, dopo aver puntato l’arma contro i gestori, avevano portato via denaro e decine di gratta vinci.

Sotto gli occhi degli ignari cittadini, affacciatisi alle finestre, i due giovani a bordo di uno scooter furono inseguiti in viale Strasburgo, dalla prima volante giunta tempestivamente sul luogo dell’evento criminoso. Con la freddezza agghiacciante di chi ha un considerevole pedigree criminale, il passeggero dello scooter impugnò un fucile a canne mozze, non esitando a mostrarlo agli agenti e lasciando intendere che non si sarebbe fatto alcun scrupolo ad utilizzarlo, mettendo così in pericolo i cittadini e gli stessi agenti.

L’inseguimento rocambolesco dello scooter era proseguito in direzione via Lanza di Scalea e cessato quando i due dopo aver imboccato la strada in senso contrario di marcia, nel tentativo di evitare un’autovettura erano caduti rovinosamente a terra. Nonostante i poliziotti alle calcagna, i due malviventi proseguirono la loro fuga a piedi entrando nel velodromo e facendo perdere le proprie tracce all’interno del quartiere San Filippo Neri.

I rapinatori non si sono lasciarono intimorire neanche dai colpi di pistola sparati in aria dai poliziotti per indurli a fermarsi. 

I poliziotti non si sono persi d’animo e hanno continuato a perlustrare la zona alla ricerca dei due fuggitivi, recuperando lo scooter utilizzato per la fuga, nonché un passamontagna e i due caschi indossati dai rapinatori.

Raccolte le testimonianze e le tracce lasciate dai malviventi gli investigatori della VI sezione “Crimine diffuso” della Squadra Mobile, unitamente a personale del Commissariato di P.S. “San Lorenzo”, hanno avviato le indagini.

Nel frattempo, i poliziotti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, raccolte tracce utili dallo scooter e dai caschi, hanno analizzato tutti gli elementi ritrovati nella scena del crimine alla ricerca dei soggetti compatibili. Uno di loro non è ancora stato rintracciato.


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