Il primo cittadino ha deciso di non tentare il secondo mandato: «Me lo impongono motivi personali», spiega durante una conferenza stampa. Al suo posto il 47enne ex esponente di Articolo 4, oggi nel Partito democratico. Alla fine potrebbero essere cinque i contendenti nella cittadina etnea
Randazzo, il sindaco Mangione non si ricandiderà Ex presidente del consiglio Grillo per successione
Si sciolgono i dubbi e restano in cinque come probabili candidati a sindaco per le imminenti amministrative di Randazzo. Ieri pomeriggio, in conferenza stampa, l’attuale primo cittadino Michele Mangione ha ufficialmente annunciato che non si ricandiderà, lanciando per la poltrona più ambita del municipio l’ex presidente del consiglio comunale Nino Grillo.
Mangione ha tracciato un resoconto della sua amministrazione, in cui ha dovuto affrontare molti problemi economici, evitando il dissesto e quantificando gran parte dei debiti che il Comune ha contratto negli anni scorsi. Tra queste anche una bolletta di oltre un milione di euro, risalente al dopoguerra, in cui si chiede il pagamento di un prestito usato per la ricostruzione del paese. «Motivi personali, mi impongono di non ricandidarmi – ha dichiarato – anche se continuerò il mio impegno fino all’ultimo giorno di sindacatura. Abbiamo vissuto anni difficili, senza maggioranza in consiglio e con enormi problemi economici che hanno impedito a volte anche la normale amministrazione, tuttavia, siamo riusciti ad evitare il dissesto e la corte dei conti ha dato ragione al nostro operato». Mangione è apparso tranquillo, a distanza di qualche mese dalle elezioni, chiudendo di fatto la sua parentesi da sindaco.
La sfida nella cittadina etnea vedrà in corsa anche il Movimento 5 stelle. I pentastellati hanno già annunciato la corsa del dirigente medico Nunzio Mollica. Dopo la sconfitta di cinque anni fa potrebbe ripresentarsi Francesco Sgroi, esponente di Popolari e autonomisti, un tempo Movimento per le autonomie. Il centrodestra invece potrebbe pescare nel bacino di Forza Italia. Il nome è quello di Francesco Lanza, più volte consigliere comunale e assessore. Unica donna potrebbe essere Maria Cristina Fioretto, avvocata espressione di un movimento civico.