Si sarebbe sentito male subito dopo la somministrazione del medicinale ed è stato ricoverato nella struttura ospedaliera del capoluogo ibleo. Dove, però, è morto lunedì scorso. I genitori hanno sporto denuncia e dieci persone sono state iscritte nel registro degli indagati
Ragusa, neonato muore in ospedale Malore dopo un vaccino obbligatorio
Era stato ricoverato dopo un vaccino obbligatorio, ma non ce l’ha fatta. Un neonato di due mesi è morto lunedì scorso all’ospedale di Ragusa. La locale Procura ha aperto un’inchiesta, iscrivendo nel registro degli indagati dieci persone.
L’iscrizione dei nomi sarebbe un atto dovuto, per consentire l’autopsia sul corpo del piccolo che verrà eseguita oggi. Sono stati i carabinieri a notificare gli avvisi di garanzia, firmati dal pubblico ministro Valentina Botti. Il piccolo è morto all’ospedale Paternò-Arezzo dove era stato ricoverato. Nei giorni precedenti gli era stato somministrato un vaccino da parte del personale dell’Asp di Ragusa. Subito dopo il neonato avrebbe avuto un malore, sembrerebbe a causa della non accettazione del medicinale. È stato quindi portato in ospedale dove è morto tre giorni dopo.
La direzione aziendale dell’Asp di Ragusa precisa che il piccolo di due mesi è stato ricoverato la sera prima del decesso e che gli era stata riscontrata una «malformazione cardiaca congenita». «All’atto del ricovero – scrive l’Asp 7 di Ragusa in una nota – il piccolo presentava condizioni gravi, con diagnosi precedente di malformazione cardiaca congenita. Approntate, immediatamente, le cure del caso il bambino è stato trasferito nella divisione di neonatologia e Unità terapia intensiva neonatale dove alle 6.45 si registrava il decesso».
L’inchiesta della Procura e le indagini dei carabinieri sono «mirate a stabilire con certezza le cause della morte del bimbo, al fine di far luce su eventuali responsabilità di colpa medica da parte dello staff dell’ospedale o del personale dell’Asp di Ragusa che ha provveduto alla somministrazione dei vaccini, cui apparentemente sembrerebbe essere stato conseguente il decesso». I genitori hanno sporto denuncia e risultano persone offese nell’indagine appena avviata.